Project
Automotive P2P Production
Titolo
IESWECAN
Informatica per l'Ingegneria del Software embedded di macchine agricole e per costruzioni
Prof. Anna Rita Fasolino - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II
Il progetto IESWECAN (Informatics for Embedded SoftWare Engineering of Construction and Agricultural machiNes) affronta la problematica del processo di sviluppo dei sistemi embedded e dei relativi strumenti informatici a supporto, con particolare riferimento ai settori industriali automobilistico e delle Macchine Agricole (AG nel seguito) e Macchine per Costruzioni (CE). In questi settori operano le aziende del Gruppo FIAT, FGA che nell’automotive con il partner Chrysler è il quinto produttore mondiale di autoveicoli, e Case New Holland (CNH), afferente a FIAT INDUSTRIAL S.p.A., che è leader mondiale con posizionamento nella prima posizione per AG e terza per CE. Elasis (ora FGA R&D Pomigliano e FIAT ITEM), per CNH come per gli altri settori del gruppo FIAT, ha contribuito attivamente alla innovazione e miglioramento continuo dei prodotti e processi. Con sistemi embedded si identificano quei sistemi elettronici a microprocessore progettati per svolgere una determinata applicazione su hardware specifico, generalmente non riprogrammabili dall'utente finale, integrati nel sistema che controllano e di cui gestiscono tutte o parte delle funzionalità spesso in tempo reale (real-time). La loro architettura hardware/software è determinata in fase di disegno in relazione ai compiti da svolgere. Non essendo generalmente espresso un requisito di scalabilità, si tende ad ottimizzare sia le funzionalità SW sia l’HW per contenere ingombri, consumi e costi di fabbricazione. Il successo commerciale nei campi automotive, AG e CE (come di tanti altri beni consumer di uso quotidiano) oggi dipende strettamente dalle funzionalità vieppiù complesse ed importanti implementate proprio attraverso i sistemi embedded quali:
1) Efficienza energetica ed emissioni (Controlli motore evoluti, Attuazione idraulica a basso impatto energetico, Sistemi di propulsione ibrida)
2) Sicurezza/Ausilio alla guida (Controllo qualità del raccolto, Data downloads, Controllo stabilità e traiettoria, Verifica presenza di ostacoli)
3) Service (Diagnostica ed assistenza remote, Upgrade SW on board, Raccolta dati per customer care)
In alcuni settori la forte richiesta di sistemi embedded ed i grandi volumi di vendita hanno avviato un processo di standardizzazione delle architetture ed un primo approccio alla adozione di soluzioni integrate a supporto dell'intero ciclo di vita capaci, per alcune classi di applicazioni, anche di centralizzarne la maintenance. I piccoli volumi di vendita del mercato AG e CE (di 2 ordini di grandezza inferiore rispetto a quelli delle automobili di piccola e media cilindrata) ad oggi non ha ancora reso conveniente questo processo di consolidamento. Così lo scenario attuale è caratterizzato da:
Il progetto di ricerca si propone quindi di innovare il processo e le tecniche a supporto del ciclo di vita dei sistemi embedded nei settori automotive, AG e CE per migliorarne l'affidabilità, rendere più chiaro e deterministico l’impatto delle anomalie, avviare l'introduzione di modalità di sviluppo e validazione stato dell’arte con particolare riferimento alla progettazione e validazione in virtuale,
ovvero:
Più nello specifico il progetto di ricerca ha l’obiettivo generale di migliorare i processi e i prodotti di FGA e CNH, settori industriali del gruppo FIAT, presenti con i loro marchi e prodotti in tutti i continenti. Il SW embedded è la base per l’innovazione di prodotto in ambito veicolistico. Le metodologie e le tecnologie ICT applicate in modo opportuno al contesto delle automobili e delle macchine agricole e per costruzioni possono migliorare la competitività di FGA e CNH. A tal fine il progetto intende ricercare e sviluppare sia metodi che soluzioni applicative ICT per migliorare il processo di design e validazione della componente SW dei loro prodotti. L’ICT e i sistemi embedded sono pilastri dell’innovazione a livello comunitario, nazionale e regionale.
Il risultato finale del progetto consisterà dei seguenti punti:
Una delle principali difficoltà in questo progetto è rappresentata dalla varietà di processi che saranno affrontati, spaziando dalla specificazione funzionale e dei test, allo sviluppo di modelli di simulazione di componenti fisici per la valutazione a calcolo delle prestazioni, alla varietà di piattaforme di sviluppo del software dettate dalla varietà degli ambienti target finali, che spaziano da centraline con processori di elevate prestazioni con coprocessori grafici ed interfacce altamente, quali i terminali operatore touch screen, ai sistemi di controllo safety critical per il controllo dei freni, del motore e della trasmissione, che presentano una grande varietà di centraline con diversi processori anche di quelli più economici a virgola fissa. Dalla varietà dei processi discende, di conseguenza, la varietà degli strumenti software attualmente usati o che si cercherà di integrare, passando dai word processor per la edizione delle specifiche testuali ai sistemi di gestione dei requisiti e delle modifiche agli stessi, agli ambienti di modellazione e simulazione del comportamento fisico delle macchine, quali MATLAB, Simulink, Amesim, usati per la simulazione dei casi di test, agli ambienti di sviluppo del software come il Visual Studio, usato per i sistemi display con sistema operativo Windows CE o Linux, ai database per la gestione delle informazioni relative alle sessioni di test. Realizzare una integrazione fra tutti questi diversi strumenti è una sfida impegnativa, ma dal cui successo si trarrà un sicuro beneficio per il lavoro di sviluppo del software embedded delle future macchine. Le metodologie e soluzioni tecnologiche che si studieranno per arrivare al risultato, comprendono quelle, in parte già menzionate, del Model Based Engineering, già in uso nel settore automobilistico, del Test Driven Development, orientato ad anticipare le fasi di rilevamento degli errori così da poterli risolvere per tempo, in particolare portando il test nelle fasi preliminari del progetto, sotto forma di simulazione, quando ancora gli oggetti fisici non sono disponibili per provare il software sviluppato. In questo il progetto fa propria quella tendenza che va sotto il nome della Virtual Engineering, che consiste sostanzialmente nell’accrescere l’uso della del Computer Aided Engineering (ovvero della simulazione delel funzionalità e prestazioni del sistema) nel campo della progettazione, ovvero del Virtual Testing, in cui l’insieme delle prove normate, tradizionalmente svolte per via sperimentale, viene portato in simulazione per determinare la bontà delle soluzioni sviluppate dai progettisti prima ancora di costruire il “pezzo di ferro”. In aggiunta a questo, si valuteranno le più moderne tecnologie informatiche, di Enterprise Knowledge Management, e le loro applicazioni tramite piattaforme Web in Intranet ed Internet, per fornire la giusta leva nella integrazione delle informazioni gestite nei diversi processi dello sviluppo.
In particolare si intende:
La modalità tramite la quale si svilupperanno e valideranno il processo e la piattaforma informatica, consisterà nella definizione di alcuni casi di studio, sufficientemente ampi da ricoprire la complessità funzionale delle macchine in questione così da avere un buon grado di confidenza sulla estendibilità ai programmi di sviluppo industriali delle macchine in questione dei risultati conseguiti e dimostrati nei casi di studio affrontati dal progetto. In particolare saranno selezionati casi di studio sia nel campo della meccatronica, cioè del controllo elettronico delle componenti meccaniche ed idrauliche delle macchine, che nel campo della interazione uomo-macchina ovvero di quei dispositivi elettronici di comando e monitoraggio quali joystick multifunzione, panelli di controllo, quadri di bordo, e display passivi o touch screen, usati dall’operatore ai fini del controllo delle operazioni di lavoro tipiche della macchina.
KNOWLEDGE
Nuovi Paradigmi e Tecnologie per la Collective Knowledge nell'e-Society
Obiettivi del progetto Nuovi Paradigmi e Tecnologie per la Collective Knowledge nelJ'e-Society Lo sviluppo tecnologico degl i ultimi anni ha creato le condizioni per una profonda evoluzione di Internet. Tre sono le componenti che caratterizzano tale evoluzione: I Internet de lle Cose e dei Servizi, il Web Sociale ed il Web Semantico. Internet delle Cose denota un processo di evoluzione che vede la rete quale tessuto connettivo di d ispositivi elettronici di ogn i natura. Nel Social Web l'aspetto predominante è rappresentato dalla partecipazione de lle persone ad attività coll.aborative e sociali . Il Semantic Web, infine, è un ecosistema di dati provenienti da sorgenti eterogenee, nel quale il valore è creato dall'integrazione di dati strutturati. Per creare ulteriore va lore aggiu nto si può pensare di integrare concetti e tecnologie proprie de lle aree sopra identificate. II progetto ha l'obiettivo di mettere a sistema le competenze de l territorio in merito a tali tematiche di ricerca complesse ed attuali a l fine di defi nire nuovi modelli, metodologie e tecnologie abi litanti la col1ective knowledge in reti produttive e sociali.
Università degli Studi di Salerno
Università di Napoli Federico II
Università degli Studi della Campania Vanvitelli
Università degli Studi del Sannio
Università Parthenope
CERICT
CRIAI
CRMPA
CORISA
CNIT
CORITEL
FIAT ITEM
ENGINEERING Ingegneria Informatica S.p.A.
SESM SCARL
INTELTEC
ICAMPUS
ADA Project
MOMA SpA
Smart Health Formazione
Smart Health
(Realizzazione di una sensoristica avanzata basata su nano-biotecnologie e dispositivi fotonici in fibra ottica per il rilevamento diretto, continuo ed in tempo reale di marcatori biologici clinicamente rilevanti per la diagnostica mini - invasiva.)
NoemaLife SpA
Engineering Ingegneria Informatica S.p.A.
Il progetto Smart Health 2.0 è attualmente il più importante progetto di Ricerca e Sviluppo in Sanità finalizzato all'innovazione del Sistema Sanitario attraverso le tecnologie ICT.
Secondo il MIUR, che lo cofinanzia tramite fondi PON nell’ambito del programma “Smart Cities and Communities and Social Innovation" (D.D. 84/Ric. del 2 marzo 2012) il progetto rappresenta infatti “il più grande investimento pubblico in innovazione sanitaria dagli anni ’80”. Il progetto è articolato in molteplici filoni di ricerca, ma il suo scopo complessivo è la creazione di un’infrastruttura tecnologica innovativa, in ambiente Cloud, sulla quale sviluppare diversi servizi ad alto valore aggiunto nell’area della salute e del benessere.
Obiettivi
Modello di cooperazione
In quest’ottica, un nuovo modello di cooperazione applicativa tra diverse entità operanti nell'ambito della Sanità del Sud Italia basato sull’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è centrale affinché esse possano fare sistema e partecipare attivamente alla reingegnerizzazione e miglioramento dei processi sanitari.
Aree di intervento
Il progetto intende operare all’interno delle seguenti aree intervento:
Il progetto in numeri
Conta 25 partners, di cui 16 imprese e 9 tra Università e Centri di Ricerca.
45,26 milioni di euro, con un contributo del PON Ricerca & Competitività di 31,7 milioni di euro.
Coordinatori
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Vai alla rassegna stampa >> Articolo NOEMALIFE - sett/ott 2013