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IESWECAN Ricerca

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IESWECAN

Project

 IESWECAN

 

Titolo

 

Informatica per l'Ingegneria del Software embedded di macchine agricole e per costruzioni

Acronimo IESWECAN
ID del Progetto PON01_01516 Programma PON “R&C” 2007-2013
Data inizio 01/04/2011 Data fine 31/03/2014
Responsabile Scientifico Prof. Anna Rita Fasolino - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II Rsponsabile attività di CeRICT

 Prof. Anna Rita Fasolino - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II

 

Abstract

Abstract

Il progetto IESWECAN (Informatics for Embedded SoftWare Engineering of Construction and Agricultural machiNes) affronta la problematica del processo di sviluppo dei sistemi embedded e dei relativi strumenti informatici a supporto, con particolare riferimento ai settori industriali automobilistico e delle Macchine Agricole (AG nel seguito) e Macchine per Costruzioni (CE). In questi settori operano le aziende del Gruppo FIAT, FGA che nell’automotive con il partner Chrysler è il quinto produttore mondiale di autoveicoli, e Case New Holland (CNH), afferente a FIAT INDUSTRIAL S.p.A., che è leader mondiale con posizionamento nella prima posizione per AG e terza per CE. Elasis (ora FGA R&D Pomigliano e FIAT ITEM), per CNH come per gli altri settori del gruppo FIAT, ha contribuito attivamente alla innovazione e miglioramento continuo dei prodotti e processi. Con sistemi embedded si identificano quei sistemi elettronici a microprocessore progettati per svolgere una determinata applicazione su hardware specifico, generalmente non riprogrammabili dall'utente finale, integrati nel sistema che controllano e di cui gestiscono tutte o parte delle funzionalità spesso in tempo reale (real-time). La loro architettura hardware/software è determinata in fase di disegno in relazione ai compiti da svolgere. Non essendo generalmente espresso un requisito di scalabilità, si tende ad ottimizzare sia le funzionalità SW sia l’HW per contenere ingombri, consumi e costi di fabbricazione. Il successo commerciale nei campi automotive, AG e CE (come di tanti altri beni consumer di uso quotidiano) oggi dipende strettamente dalle funzionalità vieppiù complesse ed importanti implementate proprio attraverso i sistemi embedded quali:

1) Efficienza energetica ed emissioni (Controlli motore evoluti, Attuazione idraulica a basso impatto energetico, Sistemi di propulsione ibrida)

2) Sicurezza/Ausilio alla guida (Controllo qualità del raccolto, Data downloads, Controllo stabilità e traiettoria, Verifica presenza di ostacoli)

3) Service (Diagnostica ed assistenza remote, Upgrade SW on board, Raccolta dati per customer care)

In alcuni settori la forte richiesta di sistemi embedded ed i grandi volumi di vendita hanno avviato un processo di standardizzazione delle architetture ed un primo approccio alla adozione di soluzioni integrate a supporto dell'intero ciclo di vita capaci, per alcune classi di applicazioni, anche di centralizzarne la maintenance. I piccoli volumi di vendita del mercato AG e CE (di 2 ordini di grandezza inferiore rispetto a quelli delle automobili di piccola e media cilindrata) ad oggi non ha ancora reso conveniente questo processo di consolidamento. Così lo scenario attuale è caratterizzato da:

  • Processi di sviluppo e mantenimento non standardizzati, metodi di SW Engineering scarsamente diffusi e tecnologie a supporto eterogenee
  • Frammentazione delle soluzioni applicative per lo sviluppo e la verifica. Approccio alla validazione e al test ad hoc
  • Sviluppo home made, tempi e costi difficilmente stimabili per la mancanza di documentazione adeguata e assenza di relazioni chiare e oggettive tra anomalia/improvement/test di validazione

Il progetto di ricerca si propone quindi di innovare il processo e le tecniche a supporto del ciclo di vita dei sistemi embedded nei settori automotive, AG e CE per migliorarne l'affidabilità, rendere più chiaro e deterministico l’impatto delle anomalie, avviare l'introduzione di modalità di sviluppo e validazione stato dell’arte con particolare riferimento alla progettazione e validazione in virtuale,

ovvero:

  • adottare metodologie di SW Engineering emergenti quali il Requirements Lifecycle Management, il Model Driven Development o il Test Driven Developemnt.
  • estendere il ciclo di verifica creando continuità dalla validazione virtuale alla sperimentazione a banco, Hardware in the Loop (HiL) e su campo
  • individuare un'architettura informatica a supporto dell'intero ciclo di vita, capace di integrare anche le soluzioni di Descrizione e Configurazione di veicolo (Bill of Materials, Product Data Management) ed i tools di modelling and validation in uso

Più nello specifico il progetto di ricerca ha l’obiettivo generale di migliorare i processi e i prodotti di FGA e CNH, settori industriali del gruppo FIAT, presenti con i loro marchi e prodotti in tutti i continenti. Il SW embedded è la base per l’innovazione di prodotto in ambito veicolistico. Le metodologie e le tecnologie ICT applicate in modo opportuno al contesto delle automobili e delle macchine agricole e per costruzioni possono migliorare la competitività di FGA e CNH. A tal fine il progetto intende ricercare e sviluppare sia metodi che soluzioni applicative ICT per migliorare il processo di design e validazione della componente SW dei loro prodotti. L’ICT e i sistemi embedded sono pilastri dell’innovazione a livello comunitario, nazionale e regionale.

Il risultato finale del progetto consisterà dei seguenti punti:

  • un nuovo processo di sviluppo del software embedded delle macchine agricole e per costruzioni, meglio supportato da metodi, tecnologie e strumenti informatici evoluti;
  • una piattaforma di strumenti informatici, ottenuta integrando componenti commerciali e/o open source, sia preesistenti che sviluppati nell’ambito del progetto, che consentano in particolare un flusso di sviluppo continuo ed una tracciabilità dei legami a partire dalle specifiche, passando per il software e per finire alle specifiche di test per la verifica e validazione ed ai risultati delle prove stesse.

Una delle principali difficoltà in questo progetto è rappresentata dalla varietà di processi che saranno affrontati, spaziando dalla specificazione funzionale e dei test, allo sviluppo di modelli di simulazione di componenti fisici per la valutazione a calcolo delle prestazioni, alla varietà di piattaforme di sviluppo del software dettate dalla varietà degli ambienti target finali, che spaziano da centraline con processori di elevate prestazioni con coprocessori grafici ed interfacce altamente, quali i terminali operatore touch screen, ai sistemi di controllo safety critical per il controllo dei freni, del motore e della trasmissione, che presentano una grande varietà di centraline con diversi processori anche di quelli più economici a virgola fissa. Dalla varietà dei processi discende, di conseguenza, la varietà degli strumenti software attualmente usati o che si cercherà di integrare, passando dai word processor per la edizione delle specifiche testuali ai sistemi di gestione dei requisiti e delle modifiche agli stessi, agli ambienti di modellazione e simulazione del comportamento fisico delle macchine, quali MATLAB, Simulink, Amesim, usati per la simulazione dei casi di test, agli ambienti di sviluppo del software come il Visual Studio, usato per i sistemi display con sistema operativo Windows CE o Linux, ai database per la gestione delle informazioni relative alle sessioni di test. Realizzare una integrazione fra tutti questi diversi strumenti è una sfida impegnativa, ma dal cui successo si trarrà un sicuro beneficio per il lavoro di sviluppo del software embedded delle future macchine. Le metodologie e soluzioni tecnologiche che si studieranno per arrivare al risultato, comprendono quelle, in parte già menzionate, del Model Based Engineering, già in uso nel settore automobilistico, del Test Driven Development, orientato ad anticipare le fasi di rilevamento degli errori così da poterli risolvere per tempo, in particolare portando il test nelle fasi preliminari del progetto, sotto forma di simulazione, quando ancora gli oggetti fisici non sono disponibili per provare il software sviluppato. In questo il progetto fa propria quella tendenza che va sotto il nome della Virtual Engineering, che consiste sostanzialmente nell’accrescere l’uso della del Computer Aided Engineering (ovvero della simulazione delel funzionalità e prestazioni del sistema) nel campo della progettazione, ovvero del Virtual Testing, in cui l’insieme delle prove normate, tradizionalmente svolte per via sperimentale, viene portato in simulazione per determinare la bontà delle soluzioni sviluppate dai progettisti prima ancora di costruire il “pezzo di ferro”. In aggiunta a questo, si valuteranno le più moderne tecnologie informatiche, di Enterprise Knowledge Management, e le loro applicazioni tramite piattaforme Web in Intranet ed Internet, per fornire la giusta leva nella integrazione delle informazioni gestite nei diversi processi dello sviluppo.

In particolare si intende:

  • identificare gli opportuni indicatori prestazionali di processo, KPI (Key Performance Indicator) per la misurazione ed il confronto della efficacia ed efficienza delle possibili soluzioni alternative;
  • valutare la applicabilità delle più recenti evoluzioni delle metodologie di sviluppo del software embedded (System Engineering, Model Based Engineering, Test Driven Development, ecc.) nell’attuale processo di sviluppo del software embedded dei sistemi elettronici di macchine agricole e macchine per costruzioni;
  • identificare i miglioramenti apportabili al processo di sviluppo del software embedded ed i sottoprocessi componenti, nell’ottica di massimizzare il supporto ottenibile da strumenti ICT evoluti nei singoli processi e nelle relazioni fra gli stessi nel processo complessivo;
  • definire e progettare un architettura informatica a supporto della integrazione dei sottoprocessi nel processo di sviluppo del software embedded, e per ciascuno sottoprocesso, definire i componenti e gli strumenti informatici a supporto;
  • definire opportuni casi di studio, di complessità adeguata a mettere alla prova la validità del processo e degli strumenti progettati;
  • progettare e sviluppare i componenti dei sottoprocessi, dalla specificazione funzionale e dei test, alla modellazione del comportamento dei componenti meccanici, idraulici, elettronici delle macchine e delle logiche del software, al testware per la automazione delle validazioni e verifiche in ambiente virtuale;
  • sviluppare un dimostratore tecnologico della architettura informatica, IESWECAN, che integri gli strumenti software necessari per i casi di studio;
  • valutare sperimentalmente il software embedded sviluppato tramite IESWECAN sui casi di studio definiti;
  • analizzare l’efficacia e l’efficienza del nuovo IESWECAN mediante confronto dei KPI nelle diverse alternative e rispetto al processo attuale.

La modalità tramite la quale si svilupperanno e valideranno il processo e la piattaforma informatica, consisterà nella definizione di alcuni casi di studio, sufficientemente ampi da ricoprire la complessità funzionale delle macchine in questione così da avere un buon grado di confidenza sulla estendibilità ai programmi di sviluppo industriali delle macchine in questione dei risultati conseguiti e dimostrati nei casi di studio affrontati dal progetto. In particolare saranno selezionati casi di studio sia nel campo della meccatronica, cioè del controllo elettronico delle componenti meccaniche ed idrauliche delle macchine, che nel campo della interazione uomo-macchina ovvero di quei dispositivi elettronici di comando e monitoraggio quali joystick multifunzione, panelli di controllo, quadri di bordo, e display passivi o touch screen, usati dall’operatore ai fini del controllo delle operazioni di lavoro tipiche della macchina.

 

Partner

Partner
  • Fiat Group Automobiles S.p.A.
  • Università degli Studi di Napoli "Federico II"
  • Università degli Studi della Campania Vanvitelli
  • Fiat Item S.p.A.

 


IESWECAN Formazione

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IESWECAN

Project

 IESWECAN formazione

Titolo

Formazione di Ingegneri del Software Embedded per il settore delle Macchine per Costruzione ed Agricole

Acronimo IESWECAN Formazione
ID del Progetto PON01_01516-F Programma PON “R&C” 2007-2013
Data inizio 05/11/2012 Data fine 28/02/2014
Responsabile Scientifico Prof. Fasolino Anna Rita - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II Rsponsabile attività di CeRICT

 Prof. Fasolino Annarita - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II

 

Abstract

Abstract

Nell’ambito della produzione industriale di sistemi complessi, prodotti ad esempio nel settore aeronautico, veicolistico, o ferroviario, i sistemi di controllo basati su computer stanno sostituendo sempre più i sistemi di controllo meccanici o elettronici. A tale diffusione deve essere attribuita la crescente domanda di software di qualità osservata negli ultimi anni in tali ambiti produttivi: il software di qualità è infatti in grado di migliorare la flessibilità, l’affidabilità e la manutenibilità dei sistemi prodotti, nonché di ridurre i costi di produzione in maniera considerevole. È per tale motivo che recentemente è aumentata la richiesta, da parte dell’industria, di ingegneri del software da impiegare nei propri processi di produzione. A tali ingegneri è richiesta dunque la capacità non solo di comprendere i problemi del controllo real-time di macchine elettriche, o dell’implementazione di microprocessori, ma soprattutto quella di sviluppare software di qualità per sistemi embedded. D’altro canto, la diffusione degli standard di qualità per i processi industriali, ed in particolare le norme dello standard ISO 9000 nel campo della produzione software, impongono alle industrie di aderire a specifici processi di sviluppo, testing, rilascio e manutenzione dei sistemi software. Allo stesso tempo, sempre più aziende operanti nel settore dell’ICT scelgono di qualificare i propri processi produttivi secondo le indicazioni del Capability Maturity Model (CMM). Ne consegue che la produzione industriale ha bisogno non solo di ingegneri con esperienza di sviluppo di sistemi embedded, ma soprattutto di ingegneri dotati di conoscenze ed esperienze specifiche nei processi software e nell’analisi, progettazione, sviluppo, e assicurazione di qualità di tali sistemi, ossia di ingegneri esperti nel campo dell’Embedded Software Engineering. L’Embedded Software Engineering è un ambito disciplinare attraversato negli ultimi tempi da rilevanti e radicali trasformazioni innescate da una serie di iniziative, quali la diffusione di approcci Model-Driven per lo sviluppo e di standard per la specifica di sistemi embedded, l’introduzione di principi e pratiche di sviluppo Agile quali il Test Driven Development (TDD) o l’approccio “Lean”, il consolidarsi di nuove architetture software di riferimento (per specifici ambiti embedded) basate su principi di modularità, astrazione, e riuso. Ne consegue che l’ingegnere che dovrà progettare e sviluppare software per tali sistemi embedded dovrà possedere non solo spiccate competenze specialistiche nelle più moderne acquisizioni dell’ingegneria del software, ma dovrà anche essere in grado di contestualizzare tali competenze nello specifico ambito produttivo in cui si trova ad operare. È evidente che tale figura professionale non può essere ottenuta esclusivamente attraverso la formazione universitaria di base. Piuttosto tale figura potrà essere frutto di una sinergia fra una rigorosa e integrata attività di formazione nell’ambito dei processi, principi, metodi e tecniche dell’Ingegneria del Software e dello Sviluppo di Sistemi Embedded, e una esperienza formativa in ambito industriale, calata nel contesto di progetti di sviluppo di sistemi embedded di ampie dimensioni. In questo scenario si colloca la proposta di questo progetto di formazione il cui obiettivo specifico è quello di riempire il gap fra formazione universitaria di base ed ambito produttivo reale, formando figure professionali di ingegneri esperti nell’Embedded Software Engineering. Tali figure professionali dovranno essere dotate di competenze informatiche sia di natura teorica che pratica necessarie ad inserirsi nei processi industriali di sviluppo di software embedded, partecipando attivamente a tutte le fasi del ciclo di vita di tali prodotti. Dovranno inoltre conoscere le caratteristiche peculiari dei sistemi embedded, le loro criticità, gli stringenti requisiti di affidabilità e tempificazione a cui sono soggetti e le soluzioni architetturali utilizzate per la loro realizzazione, al fine di comprendere, specificare, progettare e verificare con successo del software che dovrà essere sviluppato per tali sistemi. Allo stesso tempo, tali figure dovranno essere in grado di intervenire anche dal punto di vista gestionale nei processi aziendali e nella gestione della ricerca e dello sviluppo. Il progetto di formazione, associato al progetto di ricerca “IESWECAN- Informatics for Embedded SoftWare Engineering for Construction and Agricultural machiNes”, mira a colmare il gap di competenze esistenti, con particolare riferimento alla gestione del ciclo di vita del software embedded, in ambiti complessi quali il settore veicolistico. In linea con le tematiche proposte nel progetto di ricerca ad esso collegato, questo progetto di formazione intende sviluppare 13 figure professionali in grado di:

  • progettare, realizzare, verificare, validare e sperimentare software per sistemi embedded, promuovendo in tali attività l’adozione di soluzioni innovative;
  • operare su piattaforme di nuova generazione per lo sviluppo di sistemi embedded, basate su una forte integrazione di metodologie e strumenti a supporto del ciclo di sviluppo;
  • pianificare, gestire, valutare ed organizzare il proprio lavoro, essendo in grado di intervenire anche dal punto di vista gestionale nei processi aziendali e nella gestione della ricerca e dello sviluppo.

La complessità del profilo professionale in uscita si caratterizza per l’integrazione organica di competenze più specificatamente tecniche ed ingegneristiche con capacità di business e professionali quali la capacità di comunicare, di lavorare in team, di pianificare e di gestire programmi complessi. A queste, inoltre, si aggiungono le capacità più propriamente imprenditoriali che riguardano sempre più i profili professionali del futuro chiamati ad operare in condizioni di cambiamento continuo, forte dinamicità e di incertezza: tra queste è utile citare l’attitudine all’innovazione ed all’identificazione delle opportunità emergenti del contesto globale, la capacità di assumersi il rischio e la visione strategica e di lungo periodo.

 

Partner

Partner
  • CeRICT s.c.r.l.
  • Fiat Group Automobiles S.p.A.
  • Università degli Studi della Campania Vanvitelli
  • Fiat Item S.p.A.

 

Smart Health Ricerca

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Smart Health

Project

 Smart Health

Titolo

Smart Health 

(Realizzazione di una sensoristica avanzata basata su nano-biotecnologie e dispositivi fotonici in fibra ottica per il rilevamento diretto, continuo ed in tempo reale di marcatori biologici clinicamente rilevanti per la diagnostica mini - invasiva.)

Acronimo Smart Health 
ID del Progetto PON04a2_C Programma PON “R&C” 2007-2013
Data inizio 01/11/2012 Data fine 31/10/2015
Responsabile Scientifico Prof. Antonino Cutolo - Università degli Studi del Sannio Coordinatori 

NoemaLife SpA

Engineering Ingegneria Informatica S.p.A.

Vai alla presentazione (PDF) >>

Vai alla rassegna stampa       >>   Articolo NOEMALIFE - sett/ott 2013

Abstract

Abstract

Il progetto Smart Health 2.0 è attualmente il più importante progetto di Ricerca e Sviluppo in Sanità finalizzato all'innovazione del Sistema Sanitario attraverso le tecnologie ICT.

Secondo il MIUR, che lo cofinanzia tramite fondi PON nell’ambito del programma “Smart Cities and Communities and Social Innovation" (D.D. 84/Ric. del 2 marzo 2012) il progetto rappresenta infatti “il più grande investimento pubblico in innovazione sanitaria dagli anni ’80”. Il progetto è articolato in molteplici filoni di ricerca, ma il suo scopo complessivo è la creazione di un’infrastruttura tecnologica innovativa, in ambiente Cloud, sulla quale sviluppare diversi servizi ad alto valore aggiunto nell’area della salute e del benessere.

Obiettivi

  • Realizzare un sistema tecnologico che abiliti l’introduzione di un nuovo modello di Sanità digitale basato sulla cooperazione tra le diverse entità della Sanità attraverso la realizzazione di un Fascicolo Sanitario Elettronico che rappresenta il naturale punto di aggregazione e di condivisione delle informazioni e dei documenti clinici inerenti il singolo cittadino generati dai vari attori del Sistema Sanitario
  • Realizzare strumenti di business intelligence per un miglioramento della qualità e dei costi del Servizio Sanitario Nazionale attraverso una gestione più efficiente e integrata di tutte le informazioni sanitarie relative al cittadino consentendo il controllo granulare della spesa sanitaria e favorendo lo studio delle patologie più critiche e la realizzazione di un intervento preventivo più efficace
  • Realizzare un sistema di governo del rischio clinico lungo la filiera di cura pre-acuzia, inacuzia, post-acuzia e cronicità che ne permetta la riduzione concentrando più efficacemente le risorse dove i risultati sono più rilevantiRealizzare servizi innovativi di telemedicina per la gestione del paziente a domicilio in contesti sia di assistenza socio sanitaria che di trattamento di patologie croniche
  • Realizzare una sensoristica innovativa per il rilevamento diretto, continuo ed in tempo reale di parametri clinicamente rilevanti per la diagnostica mini-invasiva

Modello di cooperazione

In quest’ottica, un nuovo modello di cooperazione applicativa tra diverse entità operanti nell'ambito della Sanità del Sud Italia basato sull’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è centrale affinché esse possano fare sistema e partecipare attivamente alla reingegnerizzazione e miglioramento dei processi sanitari.

Aree di intervento

Il progetto intende operare all’interno delle seguenti aree intervento:

  • La prevenzione per ridurre l’incidenza e la progressione della malattia e le complicanze e comorbidità ad essa associate
  • La diagnosi precoce ed il trattamento nelle fasi iniziali della patologia che possono migliorarne gli outcomes
  • L’integrazione e la continuità di prevenzione e cura Il monitoraggio ed il self management.

Il progetto in numeri

Conta 25 partners, di cui 16 imprese e 9 tra Università e Centri di Ricerca.

45,26 milioni di euro, con un contributo del PON Ricerca & Competitività di 31,7 milioni di euro.

 

Partner

Partner
  • Beta 8.0 Technology S.r.l.
  • Centro Regionale Information Communication Technology - CeRICT scrl
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
  • Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica (CINI)
  • Cooperativa EDP La Traccia
  • DISTRETTO TECNOLOGICO SICILIA MICRO E NANO SISTEMI
  • Exeura s.r.l.
  • H.C. HOSPITAL CONSULTING S.p.A
  • I.R.C.C.S Istituto Tumori "Giovanni Paolo II"
  • Neatec SpA
  • OLISISTEM ITQ CONSULTING
  • Reply S.D.N. SPA
  • S.D.N. SpA
  • Softlab Innovation Telbios S.p.A.
  • Telecom Italia S.p.A.
  • Università degli Studi "Magna Græcia" di Catanzaro
  • Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"
  • Università degli Studi di Catania
  • Università degli Studi di Napoli "Federico II"
  • Università degli Studi di Palermo
  • UPMC Italy
  • XENIA PROGETTI

Coordinatori

  • NoemaLife SpA
  • Engineering Ingegneria Informatica S.p.A.

 

Smart Health Formazione

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Smart Health

Project

 Smart Health Formazione

Titolo

Smart Health 

(Realizzazione di una sensoristica avanzata basata su nano-biotecnologie e dispositivi fotonici in fibra ottica per il rilevamento diretto, continuo ed in tempo reale di marcatori biologici clinicamente rilevanti per la diagnostica mini - invasiva.)

Acronimo Smart Health 
ID del Progetto PON04a2_C - F Programma PON “R&C” 2007-2013
Data inizio 01/11/2013 Data fine 31/10/2015
Responsabile Scientifico Prof. Antonino Cutolo - Università degli Studi del Sannio Coordinatori 

NoemaLife SpA

Engineering Ingegneria Informatica S.p.A.

 

Abstract

Abstract

Il progetto Smart Health 2.0 è attualmente il più importante progetto di Ricerca e Sviluppo in Sanità finalizzato all'innovazione del Sistema Sanitario attraverso le tecnologie ICT.

Secondo il MIUR, che lo cofinanzia tramite fondi PON nell’ambito del programma “Smart Cities and Communities and Social Innovation" (D.D. 84/Ric. del 2 marzo 2012) il progetto rappresenta infatti “il più grande investimento pubblico in innovazione sanitaria dagli anni ’80”. Il progetto è articolato in molteplici filoni di ricerca, ma il suo scopo complessivo è la creazione di un’infrastruttura tecnologica innovativa, in ambiente Cloud, sulla quale sviluppare diversi servizi ad alto valore aggiunto nell’area della salute e del benessere.

Obiettivi

  • Realizzare un sistema tecnologico che abiliti l’introduzione di un nuovo modello di Sanità digitale basato sulla cooperazione tra le diverse entità della Sanità attraverso la realizzazione di un Fascicolo Sanitario Elettronico che rappresenta il naturale punto di aggregazione e di condivisione delle informazioni e dei documenti clinici inerenti il singolo cittadino generati dai vari attori del Sistema Sanitario
  • Realizzare strumenti di business intelligence per un miglioramento della qualità e dei costi del Servizio Sanitario Nazionale attraverso una gestione più efficiente e integrata di tutte le informazioni sanitarie relative al cittadino consentendo il controllo granulare della spesa sanitaria e favorendo lo studio delle patologie più critiche e la realizzazione di un intervento preventivo più efficace
  • Realizzare un sistema di governo del rischio clinico lungo la filiera di cura pre-acuzia, inacuzia, post-acuzia e cronicità che ne permetta la riduzione concentrando più efficacemente le risorse dove i risultati sono più rilevantiRealizzare servizi innovativi di telemedicina per la gestione del paziente a domicilio in contesti sia di assistenza socio sanitaria che di trattamento di patologie croniche
  • Realizzare una sensoristica innovativa per il rilevamento diretto, continuo ed in tempo reale di parametri clinicamente rilevanti per la diagnostica mini-invasiva

Modello di cooperazione

In quest’ottica, un nuovo modello di cooperazione applicativa tra diverse entità operanti nell'ambito della Sanità del Sud Italia basato sull’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è centrale affinché esse possano fare sistema e partecipare attivamente alla reingegnerizzazione e miglioramento dei processi sanitari.

Aree di intervento

Il progetto intende operare all’interno delle seguenti aree intervento:

  • La prevenzione per ridurre l’incidenza e la progressione della malattia e le complicanze e comorbidità ad essa associate
  • La diagnosi precoce ed il trattamento nelle fasi iniziali della patologia che possono migliorarne gli outcomes
  • L’integrazione e la continuità di prevenzione e cura Il monitoraggio ed il self management.

Il progetto in numeri

Conta 25 partners, di cui 16 imprese e 9 tra Università e Centri di Ricerca.

45,26 milioni di euro, con un contributo del PON Ricerca & Competitività di 31,7 milioni di euro.

 

Partner

Partner
  • Beta 8.0 Technology S.r.l.
  • Centro Regionale Information Communication Technology - CeRICT scrl
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
  • Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica (CINI)
  • Cooperativa EDP La Traccia
  • DISTRETTO TECNOLOGICO SICILIA MICRO E NANO SISTEMI
  • Exeura s.r.l.
  • H.C. HOSPITAL CONSULTING S.p.A
  • I.R.C.C.S Istituto Tumori "Giovanni Paolo II"
  • Neatec SpA
  • OLISISTEM ITQ CONSULTING
  • Reply S.D.N. SPA
  • S.D.N. SpA
  • Softlab Innovation Telbios S.p.A.
  • Telecom Italia S.p.A.
  • Università degli Studi "Magna Græcia" di Catanzaro
  • Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"
  • Università degli Studi di Catania
  • Università degli Studi di Napoli "Federico II"
  • Università degli Studi di Palermo
  • UPMC Italy
  • XENIA PROGETTI

Coordinatori

  • NoemaLife SpA
  • Engineering Ingegneria Informatica S.p.A.

SINTESYS Formazione

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SINTESYS Formazione

Project

 SINTESYS

Titolo

Security and INTElligence SYStem

(La finalità del progetto è di formare tecnici in grado di: - supportare il processo di analisi delle esigenze di sicurezza e di identificazione delle contromisure da adottare; - progettare,sviluppare e gestire soluzioni integrate di sicurezza.)

 

Acronimo SINTESYS 
ID del Progetto PON01_01687-F Programma PON “R&C” 2007-2013
Data inizio 01/01/2012 Data fine 31/07/2014
Responsabile Scientifico Prof. Antonino Mazzeo - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II Coordinatori 

 Prof. Antonino Mazzeo - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II

 

Abstract

Abstract

Ambito: Beni e attività culturali

 

Il progetto ha come obiettivo la formazione di 15 esperti in tecnologie ICT a supporto dei processi di intelligence per la sicurezza pubblica. La finalità del progetto è di formare tecnici in grado di supportare il processo di analisi delle esigenze di sicurezza, di identificazione delle contromisure da adottare, di progettare sviluppare e gestire soluzioni integrate di sicurezza. Il progetto formativo tratterà tematiche inerenti la security, principi e metodi di risk and vulnerabilità analysis, tecnologie a supporto della homeland security, architetturere e tecnologie di riferimento per la realizzazione di reti in uno scenario di homeland security Data mining di informazioni e supporto alle decisioni, project management. La formazione sarà basata su un criterio di interdisciplinarietà, in cui lo studente è stimolato a individuare un proprio percorso di crescita e di formazione del proprio profilo professionale in accordo con i programmi del corso. Per quanto concerne le professionalità coinvolte, i moduli formativi saranno condotti da docenti professionisti della loro materia di insegnamento, avente esperienza pluridecennale nel settore di appartenenza. La formazione sarà svolta prevalentemente presso il CERICT (con sede in Piazza sedile del Campo, 84100 Salerno) che ha nelle sue disponibilità aule e laboratori attrezzati per la formazione in aula). Nella formazione on the job saranno impegnate le imprese - ENGINEERING Ingegneria Informatica S.p.A. presso la sede di sede di Palermo (Viale Regione Siciliana, 7275) - Expert System presso la sede di Via Virgilio, 56 Q 41100 Modena – Emilia Romagna - Digital Video presso la sede di Napoli Via G. Porzio Centro Direzionale.

 

Partner

 

  • Università degli Studi di Salerno
  • Università del Salento
  • Engineering Ingegneria Informatica S.p.a.
  • CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche
  • Università degli Studi di Palermo
  • Digital Video S.p.a.
  • Expert System S.p.a.
  • System Management S.r.l.

 

 


SINTESYS Ricerca

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SINTESYS

Project

 SINTESYS

Titolo

Security and INTElligence SYStem

(La finalità del progetto è di formare tecnici in grado di: - supportare il processo di analisi delle esigenze di sicurezza e di identificazione delle contromisure da adottare; - progettare,sviluppare e gestire soluzioni integrate di sicurezza.)

 

Acronimo SINTESYS 
ID del Progetto PON01_01687 Programma PON “R&C” 2007-2013
Data inizio 01/07/2011 Data fine 28/02/2015
Responsabile Scientifico Prof. Antonino Mazzeo - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II Coordinatori 

 Prof. Antonino Mazzeo - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II

 

Abstract

Abstract

Ambito: Beni e attività culturali

 

Il progetto SINTESYS (Security and INTelligence SYSstem) si propone di definire e sviluppare nuove tecnologie per la realizzazione di un sistema intelligente in grado di analizzare, prevedere ed investigare in maniera integrata, coerente e consistente sorgenti dati aperte e disponibili sul Web (OSINT - Open Source INTelligence) e multimodali (testi, immagini, video, audio), al fine di supportare la prevenzione di crimini e l'analisi di eventi già avvenuti. Il fine è quello di dedurre e scoprire informazioni che la valutazione disgiunta delle singole sorgenti non riuscirebbe ad evidenziare, in scenari ed applicazioni di sicurezza pubblica e criminalità in genere. Per perseguire tale obiettivo SINTESYS si propone di realizzare un sistema software integrato dotato di tecniche e modelli innovativi di text mining, audio analysis, video e image re-cognition, human computer interaction, psicologia cognitiva, information fusion ed intelligenza artificiale. L'utilizzo combinato di tali tecniche consente di fare emergere a vari livelli situazioni di potenziale pericolo per la sicurezza pubblica o relative a criminalità in genere. Le tecnologie ed i servizi di indagine definiti in SINTESYS si rivolgono prevalentemente ad analisti che operano in ambito istituzionale, supportandoli nei più avanzati processi di Intelligence tramite attività di raccolta, elaborazione, analisi e distribuzione delle informazioni. Il sistema è progettato per essere flessibile e per adattarsi alle varie esigenze degli analisti, i quali potranno navigare i dati mediante interfacce grafiche intelligenti, anche 3D, che si adat-tano alle diverse tipologie di sorgenti informative, alle effettive necessità investigative, ed agli specifici percorsi di indagine seguiti dagli analisti tramite un'apposita ricognizione delle loro abitudini di interazione e sulla base di uno studio psicologico sui modelli di interazione.

Obiettivi

Rafforzare e valorizzare l'intera filiera della ricerca e le reti di cooperazione tra il sistema della ricerca e le imprese, per contribuire alla competitività e alla crescita economica;sostenere la massima diffusione e utilizzo di nuove tecnologie e servizi avanzati; innalzare il livello delle competenze e conoscenze scientifiche e tecniche nel sistema produttivo e nelle Istituzioni.

Partner

Partner
  • Università degli Studi di Salerno
  • Università del Salento
  • Engineering Ingegneria Informatica S.p.a.
  • CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche
  • Università degli Studi di Palermo
  • Digital Video S.p.a.
  • Expert System S.p.a.
  • System Management S.r.l.

 

 


SICURFER

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SICURFER

Project

 SICURFER

Titolo

Tecnologie innovative per la SICURezza della circolazione dei veicoli FERroviari

(Sviluppo di tecnologie per incrementare la sicurezza e l'efficienza nel sistema ferroviario)

 

Acronimo SICURFER 
ID del Progetto PON01_00142 Programma PON “R&C” 2007-2013
Data inizio 01/07/2012 Data fine 31/03/2015
Responsabile Scientifico Prof. Antonino Cutolo Coordinatori 


 

Abstract

Abstract

Ambito: Trasporto e Logistica, Beni e attività culturali

 

La presente proposta denominata SICURFER (Tecnologie innovative per la SICURezza della circolazione dei veicoli FERroviari), nasce dall'esigenza di massimizzare i livelli di sicurezza di tutti i sistemi ferroviari grazie allo studio di nuove unità diagnostiche (UD) installabili a terra o a bordo. Le prime, maggiormente indirizzate ad infrastrutture non estese (es. deviatoi, viadotti) garantiranno un monitoraggio continuo nel tempo dei parametri funzionali e di degrado, le seconde, destinate a strutture estese (ad esempio armamento, sede, segnalamento) offrono un monitoraggio continuo nello spazio, ma richiedono un'elevata frequenza dei ''passaggi'' con elevati costi di esercizio per effettuare un monitoraggio sufficientemente intenso anche nel tempo. Si punta ad aumentare tale frequenza studiando UD installabili su comuni veicoli in esercizio, quindi senza la necessità di ricorrere a materiale rotabile specializzato. Le UD saranno dotate di sensoristica, sistemi di acquisizione ed elaborazione dati e saranno in grado di inviare ad un Centro di supervisione informazioni diagnostiche aggregate, quali ad esempio segnalazioni di warning e di allarme. Il centro sarà dotato di un modulo di supervisione in grado di fornire agli operatori di esercizio e manutenzione una visione schematica d'insieme circa lo stato del sistema controllato, evidenziando graficamente l'approssimarsi di eventi che mettano potenzialmente a rischio la sicurezza. Sulla base di tali informazioni, si procederà alla selezione della strategia d'intervento sulle infrastrutture più efficace ed efficiente, grazie un sistema di supporto alle decisioni, e saranno monitorate le flotte dei veicoli circolanti allo scopo d'individuare criticità tipiche di una tipologia di veicoli. Si farà ricorso all'introduzione di tecnologie innovative per i sistemi di trasporto su rotaia, settore questo tipicamente conservativo in quanto molto legato al rispetto delle condizioni di sicurezza. Per tale motivo il progetta prevederà, nell'ambito del primo Obiettivo Realizzativo di Studio di Sistema (numero 0), la definizione di linea guida per la validazione e, in prospettiva, per la certificazione delle UD. Al momento si prevedere di introdurre tecnologie quali le FPGA, le MEMS e quelle optoelettroniche. Il progetto richiede l'apporto di numerose competenze che, al termine del progetto stesso, ci si attende risultino notevolmente accresciute. Sarà necessario partire dalle competenze detenute dai gestori e manutentori dei sistemi su rotaia, dagli esperti nella realizzazione di Unità diagnostiche (sono richieste esperienze sia in campo civile sia in campo tecnologico), dagli esperti di tecnologie innovative. Il sistema studiato avrà bisogno di un'azione di integrazione che permetta di definire gli aspetti tecnici sistemici in modo da rispondere al meglio alle attese di incremento dei livelli di sicurezza. A tal fine è stato necessario costituire un'ampia compagine di proponenti, ciascuno dei quali porta esperienze di alto livello in ambito nazionale e non solo. Sono stati quindi coinvolti importanti utilizzatori finali (Circumvesuviana e Rete Ferroviaria Italiana), un rilevante numero di Piccole e Medie Imprese, aventi ciascuna una forte e diversificata specializzazione, ed alcuni organismi di ricerca in grado di garantire una notevole crescita allo stato dell'arte attuale del settore del trasporto su rotaia. Ansaldo STS è la capofila di questa compagine e, oltre a studiare le UD più direttamente collegata alla propria esperienza progettuale-impiantistica, svolgerà il ruolo di ''integratore di sistema'', ponendo così alla testa di una filiera di aziende. Gli obiettivi definiti, la tecnologie messe in campo e la capacità di proporre sistemi sul mercato internazionale, si ritiene possano garantire alla compagine di raggiungere con successo gli obiettivi di progetto e, successivamente, di passare alla fase di industrializzazione occorrente a competere sul mercato del trasporto su rotoia. 

Partner

Partner
  • Consorzio TRAIN
  • Softeco Sismat S.r.l.
  • Ansaldo Sts S.p.a.
  • Selex Es S.p.a.
  • Tecnologie nelle Reti e nei Sistemi T.R.S. S.p.a.
  • Università degli Studi del Sannio
  • TEST S.c.a.r.l.
  • Università degli Studi di Napoli Federico II
  • Ente Autonomo Volturno S.r.l.
  • Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
  • Isarail S.p.a.
  • Contact S.r.l.
  • Tecnosistem S.p.a.
  • Intect S.p.a.
  • 3F&EDIN S.p.a.
  • Strago S.p.a.

 

 

 


GRECO

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GRECO

Project

 GRECO

 

Titolo

 

Global & Reliable End to End e-Commerce & On Line Service Platform

Acronimo GRECO 
ID del Progetto MI01_OO161 Programma INDUSTRIA 2015
Data inizio  01/01/2011 Data fine  31/12/2013
Responsabile Scientifico Prof. Giacinto Gelli- Università degli Studi di Napoli "Federico II" Coordinatori 

 Prof. Giacinto Gelli- Università degli Studi di Napoli "Federico II"

 

Abstract

Obiettivo del progetto GRECO (Global & Reliable End to End e-Commerce & On Line Service Platform) è la ricerca e lo sviluppo sperimentale di una piattaforma applicativa di riferimento per l’insieme degli attori coinvolti nel settore viti-vinicolo – produttori, operatori logistici, commerciali e distributivi, comunità dei consumatori – fornendo supporto operativo alle attività di vendita e promozione dei prodotti a livello sia nazionale che internazionale. L’obiettivo è di rendere fruibile tale piattaforma seguendo un approccio integrato ed innovativo in modalità SaaS (Software as a Service), aperta ed integrabile con i sistemi legacy delle aziende produttrici.

I partner del programma sono :

• Primarie aziende produttrici ed esportatrici di vino di qualità, i cui compiti primari sono la definizione delle specifiche, la validazione dei risultati della sperimentazione e la valutazione degli impatti sui rispettivi sistemi legacy;

• Organismi di Ricerca e Università, cui spetta prioritariamente il compito di valutare e mettere a punto le innovazioni previste dal progetto sia in relazione ai processi che alle tecnologie;

• Aziende fornitrici di Tecnologie IT, che hanno il compito di sviluppare e testare il software.

 

Il programma GRECO si è sviluppato principalmente su 5 linee di lavoro:

  1. e-CRM – Costituisce l’insieme e l’organizzazione dei servizi focalizzati sugli aspetti di Customer Relationship Management. Nell’ambito di questo sottosistema vengono accorpate tutte le funzionalità per gestire le attività di vendita sia verso i canali distributivi che verso gli utenti e consumatori finali.
  2. Traceability – Il sottosistema di tracciabilità garantisce tramite l’utilizzo e l’integrazione di tecnologie e algoritmi diversificati, la copertura di tutto il ciclo del prodotto vitivinicolo offerto, dalla produzione fino alla sua fruizione da parte del consumatore finale; in sintesi tutto ciò che può essere rilevato ed utilizzato dalla produzione fino al calice.
  3. Communication Management – Compito di questo sottosistema è quello di consentire la gestione e l’erogazione dei servizi di community e di supporto alle operazioni editoriali necessarie per il mantenimento dei contenuti marketing di informazione, comunicazione e di advertisement.
  4. Business Intelligence – Gli strumenti di business intelligence sviluppati all’interno del progetto sono focalizzati sulla Business Impact Analysis, per valutare le relazioni fra gli oggetti coinvolti nei processi di business. L’obiettivo è analizzare serie temporali di dati per identificare come il cambiamento in una variabile influenzi altri fattori; tali legami sono descritti attraverso “time-correlation rules”, che possono essere estratte a partire da qualsiasi stream di dati e valutare, dal punto di vista prettamente analitico le relazioni causa/effetto, con la possibilità inoltre di includere conoscenza di dominio. Ulteriori tecniche che verranno utilizzate sono quelle studiate nell’ambito del Data Mining.
  5. Infrastructure and Middleware – Compito del sotto-sistema è di garantire l’integrazione tra applicazioni e servizi, e l’interoperabilità tra i sistemi legacy degli attori della filiera.

L’architettura è basata su modelli on-demand quale SaaS, il cui principale riferimento è costituito dal paradigma progettuale SOA, al fine di garantire, secondo un modello di tipo distributivo, la maggiore flessibilità nell’offerta di applicazioni e servizi e la relativa integrazione. 

Partner

Partner
  • ProdAl Scarl
  • Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni
  • KES Knowledge Environment Security S.r.l.
  • Mosaico Monitoraggio Integrato S.r.l.
  • A Mano S.r.l.
  • Nous Informatica S.p.A.
  • Italdata S.p.A.

 

 


Glob-ID

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Glob-ID

Project

 Glob-ID

 

Titolo

 

 Global Identification of Logistic in Heart Care Packaging

Acronimo Glob-ID
ID del Progetto  MI01_00212 Programma Industria 2015
Data inizio 01/01/2012 Data fine 31/10/2015
Responsabile Scientifico Prof. Luigi Romano - Università degli Studi di Napoli "Parthenope" Coordinatori 

 

Abstract

Abstract

Ambito

Ambiente ed Ecologia

Descrizione

Il programma d'investimento congiunto con DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI MATERIALI E DELLA PRODUZIONE, UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, Centro Regionale Information Communication Technology - CeRICT scrl, CRdC NUOVE TECNOLOGIE PER LE ATTIVITA' PRODUTTIVE, UPGRADING SERVICES SPA, I.D.AL. SRL, LA GOCCIA D'ORO, SEBETO S.p.A., Parthenoform srl, ENNEDI SERVICE SRL, è finalizzato alla qualificazione e diffusione ad alti livelli del MADE IN ITALY. Gli obiettivi sono: definizione dei sistemi di tracciabilità e rintracciabilità integrati a soluzioni innovative di packaging supportate da soluzioni di logistica a basso impatto di costo ed ambientale, attraverso lo sviluppo di una piattaforma ICT che centralizzi le informazioni legate alla logistica delle imprese, con la condivisione di informazioni utili alla distribuzione e al consumatore finale. Le imprese coinvolte attraverso un portale Web, beneficeranno di uno strumento di E-business altamente qualificato, che gestisca l’andamento della catena del valore degli acquisti e della logistica, favorendo le masse critiche omogenee dei prodotti in sede di acquisto e la qualificazione dei fornitori.

Obiettivi

Asse-Obiettivo operativo I - Aree tecnologico-produttive per la competitività del sistema

Azione - Progetti di innovazione Industriale e interventi collegati

Linea d'intervento - Innovazione Tecnologica Strumento di attuazione -  Bando Made in Italy: Progetti di innovazione Industriale (DM 24/05/10 - GU n. 98 del 26/04/08)

QSN Obiettivo - Promuovere processi sostenibili e inclusivi di innovazione e sviluppo imprenditoriale

Partner

Partner
  • DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI MATERIALI E DELLA PRODUZIONE, UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
  • Centro Regionale Information Communication Technology - CeRICT scrl
  • CRdC Nuove Tecnologie per le attività produttive
  • Upgrading Services S.p.a.
  • I.D.AL. S.r.l.
  • La Goccia d'Oro
  • Sebeto S.p.a.
  • Parthenoform srl
  • Ennedi Service S.r.l.
  • Altamarea S.r.l.

Progetti Europei

  • Progetti Europei in corso
  • Current European Projects
  • Progetti Europei conclusi

Progetti Nazionali

  • Progetti Nazionali in corso
  • Progetti Nazionali conclusi

Progetti Locali

  • Progetti Regionali in corso
  • Progetti Regionali conclusi

Sede Legale Benevento

Sede BN

Sede Operativa Napoli

Sede NA


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