- Home
- Progetti Nazionali conclusi
SIDIRR
Project |
SIDIRR |
Titolo |
Sistemi Integrati per la Diagnosi dell'iterazione Ruota/Rotaia nel trasporto ferroviario |
Acronimo | SIDIRR |
ID del Progetto | F/050167/03/X32 - CUP: B88I17000620008 |
Programma | DM del 1 giugno 2016 – Horizon 2020 |
Data inizio | 02/01/2017 | Data fine | 02/01/2020 |
Responsabile Scientifico | Ing. Giovanni Mannara | Coordinatori per CeRICT | Prof. Antonino Mazzeo |
Abstract
Abstract | |||
Il trasporto ferroviario è stato caratterizzato in questi ultimi anni dai seguenti 2 fattori concomitanti:
Questo ha determinato un utilizzo molto più intenso delle linee esistenti a cui si associa un conseguente degrado degli elementi del sistema molto più veloce. Quanto sopra ha avuto come conseguenza la necessità di sistemi diagnostici in grado di seguire l’evoluzione del degrado e di determinare, con sempre maggiore tempestività e frequenza, le necessità di manutenzione in grado di garantire le necessarie condizioni di sicurezza. A tutto questo si è aggiunta la Direttiva Europea 91/440/EEC che, imponendo la separazione della proprietà della rete dalla gestione del trasporto ferroviario, ha determinato una necessità di maggiori controlli fra le parti. L’interazione ruota-rotaia rappresenta un aspetto della massima importanza da monitorare, perché da un lato determina le condizioni di sicurezza e comfort del trasporto ferroviario e dall’altra determina le principali cause di usura. L’approccio che generalmente può essere seguito per monitorare questo aspetto può essere sia attraverso misure dei parametri geometrici degli elementi (ruota e rotaia) del sistema e sia attraverso la misura, mediante utilizzo di accelerometri, degli effetti di sollecitazione (vibrazioni) che si generano nel punto di contatto. Entrambi i tipi di misura possono essere eseguiti sia da terra che da bordo treno. Il presente progetto ha l’obiettivo di ottenere un miglioramento consistente dei sistemi orientati alla diagnostica dell’interazione ruota-rotaia attraverso:
La finalità del progetto consiste nel fornire al mercato ferroviario internazionale strumenti diagnostici di ausilio alla gestione del “Sistema Ferrovia”. Le imprese italiane del settore hanno acquisito un notevole vantaggio competitivo grazie all’azione trainanteverso l’innovazione del player principale italiano (RFI) che è all’avanguardia sullo scenario internazionalenell’impego di strumentazione diagnostica dell’interazione ruota-rotaia. Pertanto la finalità scientifica risiede nello sviluppo di quelle attività di ricerca già molto mature che potrannofornire risultati utili con una alta percentuale di successo. E questo sarà possibile anche grazie allacollaborazione con l’Organismo di Ricerca che offrirà competenze ed esperienze di alto livello. Sul piano dell’innovazione, le imprese proponenti potranno migliorare in maniera significativa alcuni loroprodotti utilizzando i risultati della ricerca così da aumentare il vantaggio competitivo di tipo tecnico sulmercato. Si prevede anche di diffondere i risultati che si otterranno nell’ambito di Convegni scientifici internazionalidedicati a questa tematica, che sempre di più vengono promossi dal mondo della ricerca. ad esempio INTELLIGENT RAIL SUMMIT 2016.
|
Partner di Progetto
Partner di Progetto | |||
|
Soggetti Esecutori
Soggetti Esecutori | |||
|
IESWECAN
Project |
IESWECAN |
Titolo |
Informatica per l'Ingegneria del Software embedded di macchine agricole e per costruzioni |
Acronimo | IESWECAN |
ID del Progetto | PON01_01516 | Programma | PON “R&C” 2007-2013 |
Data inizio | 01/04/2011 | Data fine | 31/03/2014 |
Responsabile Scientifico | Prof. Anna Rita Fasolino - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II | Rsponsabile attività di CeRICT |
Prof. Anna Rita Fasolino - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II |
Abstract
Abstract | |||
Il progetto IESWECAN (Informatics for Embedded SoftWare Engineering of Construction and Agricultural machiNes) affronta la problematica del processo di sviluppo dei sistemi embedded e dei relativi strumenti informatici a supporto, con particolare riferimento ai settori industriali automobilistico e delle Macchine Agricole (AG nel seguito) e Macchine per Costruzioni (CE). In questi settori operano le aziende del Gruppo FIAT, FGA che nell’automotive con il partner Chrysler è il quinto produttore mondiale di autoveicoli, e Case New Holland (CNH), afferente a FIAT INDUSTRIAL S.p.A., che è leader mondiale con posizionamento nella prima posizione per AG e terza per CE. Elasis (ora FGA R&D Pomigliano e FIAT ITEM), per CNH come per gli altri settori del gruppo FIAT, ha contribuito attivamente alla innovazione e miglioramento continuo dei prodotti e processi. Con sistemi embedded si identificano quei sistemi elettronici a microprocessore progettati per svolgere una determinata applicazione su hardware specifico, generalmente non riprogrammabili dall'utente finale, integrati nel sistema che controllano e di cui gestiscono tutte o parte delle funzionalità spesso in tempo reale (real-time). La loro architettura hardware/software è determinata in fase di disegno in relazione ai compiti da svolgere. Non essendo generalmente espresso un requisito di scalabilità, si tende ad ottimizzare sia le funzionalità SW sia l’HW per contenere ingombri, consumi e costi di fabbricazione. Il successo commerciale nei campi automotive, AG e CE (come di tanti altri beni consumer di uso quotidiano) oggi dipende strettamente dalle funzionalità vieppiù complesse ed importanti implementate proprio attraverso i sistemi embedded quali: 1) Efficienza energetica ed emissioni (Controlli motore evoluti, Attuazione idraulica a basso impatto energetico, Sistemi di propulsione ibrida) 2) Sicurezza/Ausilio alla guida (Controllo qualità del raccolto, Data downloads, Controllo stabilità e traiettoria, Verifica presenza di ostacoli) 3) Service (Diagnostica ed assistenza remote, Upgrade SW on board, Raccolta dati per customer care) In alcuni settori la forte richiesta di sistemi embedded ed i grandi volumi di vendita hanno avviato un processo di standardizzazione delle architetture ed un primo approccio alla adozione di soluzioni integrate a supporto dell'intero ciclo di vita capaci, per alcune classi di applicazioni, anche di centralizzarne la maintenance. I piccoli volumi di vendita del mercato AG e CE (di 2 ordini di grandezza inferiore rispetto a quelli delle automobili di piccola e media cilindrata) ad oggi non ha ancora reso conveniente questo processo di consolidamento. Così lo scenario attuale è caratterizzato da:
Il progetto di ricerca si propone quindi di innovare il processo e le tecniche a supporto del ciclo di vita dei sistemi embedded nei settori automotive, AG e CE per migliorarne l'affidabilità, rendere più chiaro e deterministico l’impatto delle anomalie, avviare l'introduzione di modalità di sviluppo e validazione stato dell’arte con particolare riferimento alla progettazione e validazione in virtuale, ovvero:
Più nello specifico il progetto di ricerca ha l’obiettivo generale di migliorare i processi e i prodotti di FGA e CNH, settori industriali del gruppo FIAT, presenti con i loro marchi e prodotti in tutti i continenti. Il SW embedded è la base per l’innovazione di prodotto in ambito veicolistico. Le metodologie e le tecnologie ICT applicate in modo opportuno al contesto delle automobili e delle macchine agricole e per costruzioni possono migliorare la competitività di FGA e CNH. A tal fine il progetto intende ricercare e sviluppare sia metodi che soluzioni applicative ICT per migliorare il processo di design e validazione della componente SW dei loro prodotti. L’ICT e i sistemi embedded sono pilastri dell’innovazione a livello comunitario, nazionale e regionale. Il risultato finale del progetto consisterà dei seguenti punti:
Una delle principali difficoltà in questo progetto è rappresentata dalla varietà di processi che saranno affrontati, spaziando dalla specificazione funzionale e dei test, allo sviluppo di modelli di simulazione di componenti fisici per la valutazione a calcolo delle prestazioni, alla varietà di piattaforme di sviluppo del software dettate dalla varietà degli ambienti target finali, che spaziano da centraline con processori di elevate prestazioni con coprocessori grafici ed interfacce altamente, quali i terminali operatore touch screen, ai sistemi di controllo safety critical per il controllo dei freni, del motore e della trasmissione, che presentano una grande varietà di centraline con diversi processori anche di quelli più economici a virgola fissa. Dalla varietà dei processi discende, di conseguenza, la varietà degli strumenti software attualmente usati o che si cercherà di integrare, passando dai word processor per la edizione delle specifiche testuali ai sistemi di gestione dei requisiti e delle modifiche agli stessi, agli ambienti di modellazione e simulazione del comportamento fisico delle macchine, quali MATLAB, Simulink, Amesim, usati per la simulazione dei casi di test, agli ambienti di sviluppo del software come il Visual Studio, usato per i sistemi display con sistema operativo Windows CE o Linux, ai database per la gestione delle informazioni relative alle sessioni di test. Realizzare una integrazione fra tutti questi diversi strumenti è una sfida impegnativa, ma dal cui successo si trarrà un sicuro beneficio per il lavoro di sviluppo del software embedded delle future macchine. Le metodologie e soluzioni tecnologiche che si studieranno per arrivare al risultato, comprendono quelle, in parte già menzionate, del Model Based Engineering, già in uso nel settore automobilistico, del Test Driven Development, orientato ad anticipare le fasi di rilevamento degli errori così da poterli risolvere per tempo, in particolare portando il test nelle fasi preliminari del progetto, sotto forma di simulazione, quando ancora gli oggetti fisici non sono disponibili per provare il software sviluppato. In questo il progetto fa propria quella tendenza che va sotto il nome della Virtual Engineering, che consiste sostanzialmente nell’accrescere l’uso della del Computer Aided Engineering (ovvero della simulazione delel funzionalità e prestazioni del sistema) nel campo della progettazione, ovvero del Virtual Testing, in cui l’insieme delle prove normate, tradizionalmente svolte per via sperimentale, viene portato in simulazione per determinare la bontà delle soluzioni sviluppate dai progettisti prima ancora di costruire il “pezzo di ferro”. In aggiunta a questo, si valuteranno le più moderne tecnologie informatiche, di Enterprise Knowledge Management, e le loro applicazioni tramite piattaforme Web in Intranet ed Internet, per fornire la giusta leva nella integrazione delle informazioni gestite nei diversi processi dello sviluppo. In particolare si intende:
La modalità tramite la quale si svilupperanno e valideranno il processo e la piattaforma informatica, consisterà nella definizione di alcuni casi di studio, sufficientemente ampi da ricoprire la complessità funzionale delle macchine in questione così da avere un buon grado di confidenza sulla estendibilità ai programmi di sviluppo industriali delle macchine in questione dei risultati conseguiti e dimostrati nei casi di studio affrontati dal progetto. In particolare saranno selezionati casi di studio sia nel campo della meccatronica, cioè del controllo elettronico delle componenti meccaniche ed idrauliche delle macchine, che nel campo della interazione uomo-macchina ovvero di quei dispositivi elettronici di comando e monitoraggio quali joystick multifunzione, panelli di controllo, quadri di bordo, e display passivi o touch screen, usati dall’operatore ai fini del controllo delle operazioni di lavoro tipiche della macchina.
|
|
IESWECAN
Project |
IESWECAN formazione |
Titolo |
IESWECAN - FARM - Formazione di Ingegneri del Software Embedded per il settore delle Macchine per Costruzione ed Agricole |
Acronimo | IESWECAN Formazione |
ID del Progetto | PON01_01516-F | Programma | PON “R&C” 2007-2013 |
Data inizio | 05/11/2012 | Data fine | 28/02/2014 |
Responsabile Scientifico | Prof. Fasolino Anna Rita - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II | Rsponsabile attività di CeRICT |
Prof. Fasolino Anna Rita - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II |
Abstract
Abstract | |||
Nell’ambito della produzione industriale di sistemi complessi, prodotti ad esempio nel settore aeronautico, veicolistico, o ferroviario, i sistemi di controllo basati su computer stanno sostituendo sempre più i sistemi di controllo meccanici o elettronici. A tale diffusione deve essere attribuita la crescente domanda di software di qualità osservata negli ultimi anni in tali ambiti produttivi: il software di qualità è infatti in grado di migliorare la flessibilità, l’affidabilità e la manutenibilità dei sistemi prodotti, nonché di ridurre i costi di produzione in maniera considerevole. È per tale motivo che recentemente è aumentata la richiesta, da parte dell’industria, di ingegneri del software da impiegare nei propri processi di produzione. A tali ingegneri è richiesta dunque la capacità non solo di comprendere i problemi del controllo real-time di macchine elettriche, o dell’implementazione di microprocessori, ma soprattutto quella di sviluppare software di qualità per sistemi embedded. D’altro canto, la diffusione degli standard di qualità per i processi industriali, ed in particolare le norme dello standard ISO 9000 nel campo della produzione software, impongono alle industrie di aderire a specifici processi di sviluppo, testing, rilascio e manutenzione dei sistemi software. Allo stesso tempo, sempre più aziende operanti nel settore dell’ICT scelgono di qualificare i propri processi produttivi secondo le indicazioni del Capability Maturity Model (CMM). Ne consegue che la produzione industriale ha bisogno non solo di ingegneri con esperienza di sviluppo di sistemi embedded, ma soprattutto di ingegneri dotati di conoscenze ed esperienze specifiche nei processi software e nell’analisi, progettazione, sviluppo, e assicurazione di qualità di tali sistemi, ossia di ingegneri esperti nel campo dell’Embedded Software Engineering. L’Embedded Software Engineering è un ambito disciplinare attraversato negli ultimi tempi da rilevanti e radicali trasformazioni innescate da una serie di iniziative, quali la diffusione di approcci Model-Driven per lo sviluppo e di standard per la specifica di sistemi embedded, l’introduzione di principi e pratiche di sviluppo Agile quali il Test Driven Development (TDD) o l’approccio “Lean”, il consolidarsi di nuove architetture software di riferimento (per specifici ambiti embedded) basate su principi di modularità, astrazione, e riuso. Ne consegue che l’ingegnere che dovrà progettare e sviluppare software per tali sistemi embedded dovrà possedere non solo spiccate competenze specialistiche nelle più moderne acquisizioni dell’ingegneria del software, ma dovrà anche essere in grado di contestualizzare tali competenze nello specifico ambito produttivo in cui si trova ad operare. È evidente che tale figura professionale non può essere ottenuta esclusivamente attraverso la formazione universitaria di base. Piuttosto tale figura potrà essere frutto di una sinergia fra una rigorosa e integrata attività di formazione nell’ambito dei processi, principi, metodi e tecniche dell’Ingegneria del Software e dello Sviluppo di Sistemi Embedded, e una esperienza formativa in ambito industriale, calata nel contesto di progetti di sviluppo di sistemi embedded di ampie dimensioni. In questo scenario si colloca la proposta di questo progetto di formazione il cui obiettivo specifico è quello di riempire il gap fra formazione universitaria di base ed ambito produttivo reale, formando figure professionali di ingegneri esperti nell’Embedded Software Engineering. Tali figure professionali dovranno essere dotate di competenze informatiche sia di natura teorica che pratica necessarie ad inserirsi nei processi industriali di sviluppo di software embedded, partecipando attivamente a tutte le fasi del ciclo di vita di tali prodotti. Dovranno inoltre conoscere le caratteristiche peculiari dei sistemi embedded, le loro criticità, gli stringenti requisiti di affidabilità e tempificazione a cui sono soggetti e le soluzioni architetturali utilizzate per la loro realizzazione, al fine di comprendere, specificare, progettare e verificare con successo del software che dovrà essere sviluppato per tali sistemi. Allo stesso tempo, tali figure dovranno essere in grado di intervenire anche dal punto di vista gestionale nei processi aziendali e nella gestione della ricerca e dello sviluppo. Il progetto di formazione, associato al progetto di ricerca “IESWECAN- Informatics for Embedded SoftWare Engineering for Construction and Agricultural machiNes”, mira a colmare il gap di competenze esistenti, con particolare riferimento alla gestione del ciclo di vita del software embedded, in ambiti complessi quali il settore veicolistico. In linea con le tematiche proposte nel progetto di ricerca ad esso collegato, questo progetto di formazione intende sviluppare 13 figure professionali in grado di:
La complessità del profilo professionale in uscita si caratterizza per l’integrazione organica di competenze più specificatamente tecniche ed ingegneristiche con capacità di business e professionali quali la capacità di comunicare, di lavorare in team, di pianificare e di gestire programmi complessi. A queste, inoltre, si aggiungono le capacità più propriamente imprenditoriali che riguardano sempre più i profili professionali del futuro chiamati ad operare in condizioni di cambiamento continuo, forte dinamicità e di incertezza: tra queste è utile citare l’attitudine all’innovazione ed all’identificazione delle opportunità emergenti del contesto globale, la capacità di assumersi il rischio e la visione strategica e di lungo periodo.
|
Smart Health
Project |
Smart Health |
Titolo |
Smart Health (Realizzazione di una sensoristica avanzata basata su nano-biotecnologie e dispositivi fotonici in fibra ottica per il rilevamento diretto, continuo ed in tempo reale di marcatori biologici clinicamente rilevanti per la diagnostica mini - invasiva.) |
Acronimo | Smart Health |
ID del Progetto | PON04a2_C | Programma | PON “R&C” 2007-2013 |
Data inizio | 01/11/2012 | Data fine | 31/10/2015 |
Responsabile Scientifico | Prof. Antonino Cutolo - Università degli Studi del Sannio | Coordinatori | |
Vai alla presentazione (PDF) >> Vai alla rassegna stampa >> Articolo NOEMALIFE - sett/ott 2013 |
Abstract
Abstract | |||
Il progetto Smart Health 2.0 è attualmente il più importante progetto di Ricerca e Sviluppo in Sanità finalizzato all'innovazione del Sistema Sanitario attraverso le tecnologie ICT. Secondo il MIUR, che lo cofinanzia tramite fondi PON nell’ambito del programma “Smart Cities and Communities and Social Innovation" (D.D. 84/Ric. del 2 marzo 2012) il progetto rappresenta infatti “il più grande investimento pubblico in innovazione sanitaria dagli anni ’80”. Il progetto è articolato in molteplici filoni di ricerca, ma il suo scopo complessivo è la creazione di un’infrastruttura tecnologica innovativa, in ambiente Cloud, sulla quale sviluppare diversi servizi ad alto valore aggiunto nell’area della salute e del benessere. Obiettivi
Modello di cooperazione In quest’ottica, un nuovo modello di cooperazione applicativa tra diverse entità operanti nell'ambito della Sanità del Sud Italia basato sull’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è centrale affinché esse possano fare sistema e partecipare attivamente alla reingegnerizzazione e miglioramento dei processi sanitari. Aree di intervento Il progetto intende operare all’interno delle seguenti aree intervento:
Il progetto in numeri Conta 25 partners, di cui 16 imprese e 9 tra Università e Centri di Ricerca. 45,26 milioni di euro, con un contributo del PON Ricerca & Competitività di 31,7 milioni di euro.
|
|
Partner
Smart Health
Project |
Smart Health Formazione |
Titolo |
Smart Health (Realizzazione di una sensoristica avanzata basata su nano-biotecnologie e dispositivi fotonici in fibra ottica per il rilevamento diretto, continuo ed in tempo reale di marcatori biologici clinicamente rilevanti per la diagnostica mini - invasiva.) |
Acronimo | Smart Health |
ID del Progetto | PON04a2_C - F | Programma | PON “R&C” 2007-2013 |
Data inizio | 01/11/2013 | Data fine | 31/10/2015 |
Responsabile Scientifico | Prof. Antonino Cutolo - Università degli Studi del Sannio | Coordinatori | |
Abstract
Abstract | |||
Il progetto Smart Health 2.0 è attualmente il più importante progetto di Ricerca e Sviluppo in Sanità finalizzato all'innovazione del Sistema Sanitario attraverso le tecnologie ICT. Secondo il MIUR, che lo cofinanzia tramite fondi PON nell’ambito del programma “Smart Cities and Communities and Social Innovation" (D.D. 84/Ric. del 2 marzo 2012) il progetto rappresenta infatti “il più grande investimento pubblico in innovazione sanitaria dagli anni ’80”. Il progetto è articolato in molteplici filoni di ricerca, ma il suo scopo complessivo è la creazione di un’infrastruttura tecnologica innovativa, in ambiente Cloud, sulla quale sviluppare diversi servizi ad alto valore aggiunto nell’area della salute e del benessere. Obiettivi
Modello di cooperazione In quest’ottica, un nuovo modello di cooperazione applicativa tra diverse entità operanti nell'ambito della Sanità del Sud Italia basato sull’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è centrale affinché esse possano fare sistema e partecipare attivamente alla reingegnerizzazione e miglioramento dei processi sanitari. Aree di intervento Il progetto intende operare all’interno delle seguenti aree intervento:
Il progetto in numeri Conta 25 partners, di cui 16 imprese e 9 tra Università e Centri di Ricerca. 45,26 milioni di euro, con un contributo del PON Ricerca & Competitività di 31,7 milioni di euro.
|
|
Partner
SINTESYS Formazione
Project |
SINTESYS |
Abstract
Abstract | |||
Ambito: Beni e attività culturali
Il progetto ha come obiettivo la formazione di 15 esperti in tecnologie ICT a supporto dei processi di intelligence per la sicurezza pubblica. La finalità del progetto è di formare tecnici in grado di supportare il processo di analisi delle esigenze di sicurezza, di identificazione delle contromisure da adottare, di progettare sviluppare e gestire soluzioni integrate di sicurezza. Il progetto formativo tratterà tematiche inerenti la security, principi e metodi di risk and vulnerabilità analysis, tecnologie a supporto della homeland security, architetturere e tecnologie di riferimento per la realizzazione di reti in uno scenario di homeland security Data mining di informazioni e supporto alle decisioni, project management. La formazione sarà basata su un criterio di interdisciplinarietà, in cui lo studente è stimolato a individuare un proprio percorso di crescita e di formazione del proprio profilo professionale in accordo con i programmi del corso. Per quanto concerne le professionalità coinvolte, i moduli formativi saranno condotti da docenti professionisti della loro materia di insegnamento, avente esperienza pluridecennale nel settore di appartenenza. La formazione sarà svolta prevalentemente presso il CERICT (con sede in Piazza sedile del Campo, 84100 Salerno) che ha nelle sue disponibilità aule e laboratori attrezzati per la formazione in aula). Nella formazione on the job saranno impegnate le imprese - ENGINEERING Ingegneria Informatica S.p.A. presso la sede di sede di Palermo (Viale Regione Siciliana, 7275) - Expert System presso la sede di Via Virgilio, 56 Q 41100 Modena – Emilia Romagna - Digital Video presso la sede di Napoli Via G. Porzio Centro Direzionale.
|
SINTESYS
Project |
SINTESYS |
Abstract
Abstract | |||
Ambito: Beni e attività culturali
Il progetto SINTESYS (Security and INTelligence SYSstem) si propone di definire e sviluppare nuove tecnologie per la realizzazione di un sistema intelligente in grado di analizzare, prevedere ed investigare in maniera integrata, coerente e consistente sorgenti dati aperte e disponibili sul Web (OSINT - Open Source INTelligence) e multimodali (testi, immagini, video, audio), al fine di supportare la prevenzione di crimini e l'analisi di eventi già avvenuti. Il fine è quello di dedurre e scoprire informazioni che la valutazione disgiunta delle singole sorgenti non riuscirebbe ad evidenziare, in scenari ed applicazioni di sicurezza pubblica e criminalità in genere. Per perseguire tale obiettivo SINTESYS si propone di realizzare un sistema software integrato dotato di tecniche e modelli innovativi di text mining, audio analysis, video e image re-cognition, human computer interaction, psicologia cognitiva, information fusion ed intelligenza artificiale. L'utilizzo combinato di tali tecniche consente di fare emergere a vari livelli situazioni di potenziale pericolo per la sicurezza pubblica o relative a criminalità in genere. Le tecnologie ed i servizi di indagine definiti in SINTESYS si rivolgono prevalentemente ad analisti che operano in ambito istituzionale, supportandoli nei più avanzati processi di Intelligence tramite attività di raccolta, elaborazione, analisi e distribuzione delle informazioni. Il sistema è progettato per essere flessibile e per adattarsi alle varie esigenze degli analisti, i quali potranno navigare i dati mediante interfacce grafiche intelligenti, anche 3D, che si adat-tano alle diverse tipologie di sorgenti informative, alle effettive necessità investigative, ed agli specifici percorsi di indagine seguiti dagli analisti tramite un'apposita ricognizione delle loro abitudini di interazione e sulla base di uno studio psicologico sui modelli di interazione. Obiettivi Rafforzare e valorizzare l'intera filiera della ricerca e le reti di cooperazione tra il sistema della ricerca e le imprese, per contribuire alla competitività e alla crescita economica;sostenere la massima diffusione e utilizzo di nuove tecnologie e servizi avanzati; innalzare il livello delle competenze e conoscenze scientifiche e tecniche nel sistema produttivo e nelle Istituzioni. |
|
GRECO
Project |
GRECO |
Abstract
Obiettivo del progetto GRECO (Global & Reliable End to End e-Commerce & On Line Service Platform) è la ricerca e lo sviluppo sperimentale di una piattaforma applicativa di riferimento per l’insieme degli attori coinvolti nel settore viti-vinicolo – produttori, operatori logistici, commerciali e distributivi, comunità dei consumatori – fornendo supporto operativo alle attività di vendita e promozione dei prodotti a livello sia nazionale che internazionale. L’obiettivo è di rendere fruibile tale piattaforma seguendo un approccio integrato ed innovativo in modalità SaaS (Software as a Service), aperta ed integrabile con i sistemi legacy delle aziende produttrici. I partner del programma sono : • Primarie aziende produttrici ed esportatrici di vino di qualità, i cui compiti primari sono la definizione delle specifiche, la validazione dei risultati della sperimentazione e la valutazione degli impatti sui rispettivi sistemi legacy; • Organismi di Ricerca e Università, cui spetta prioritariamente il compito di valutare e mettere a punto le innovazioni previste dal progetto sia in relazione ai processi che alle tecnologie; • Aziende fornitrici di Tecnologie IT, che hanno il compito di sviluppare e testare il software.
Il programma GRECO si è sviluppato principalmente su 5 linee di lavoro:
L’architettura è basata su modelli on-demand quale SaaS, il cui principale riferimento è costituito dal paradigma progettuale SOA, al fine di garantire, secondo un modello di tipo distributivo, la maggiore flessibilità nell’offerta di applicazioni e servizi e la relativa integrazione. |
|
Glob-ID
Project |
Glob-ID |
Titolo |
Global Identification of Logistic in Heart Care Packaging |
Acronimo | Glob-ID |
ID del Progetto | MI01_00212 | Programma | Industria 2015 |
Data inizio | 01/01/2012 | Data fine | 31/10/2015 |
Responsabile Scientifico | Prof. Luigi Romano - Università degli Studi di Napoli "Parthenope" | Coordinatori | |
Abstract
Abstract | |||
Ambito Ambiente ed Ecologia Descrizione Il programma d'investimento congiunto con DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEI MATERIALI E DELLA PRODUZIONE, UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II, Centro Regionale Information Communication Technology - CeRICT scrl, CRdC NUOVE TECNOLOGIE PER LE ATTIVITA' PRODUTTIVE, UPGRADING SERVICES SPA, I.D.AL. SRL, LA GOCCIA D'ORO, SEBETO S.p.A., Parthenoform srl, ENNEDI SERVICE SRL, è finalizzato alla qualificazione e diffusione ad alti livelli del MADE IN ITALY. Gli obiettivi sono: definizione dei sistemi di tracciabilità e rintracciabilità integrati a soluzioni innovative di packaging supportate da soluzioni di logistica a basso impatto di costo ed ambientale, attraverso lo sviluppo di una piattaforma ICT che centralizzi le informazioni legate alla logistica delle imprese, con la condivisione di informazioni utili alla distribuzione e al consumatore finale. Le imprese coinvolte attraverso un portale Web, beneficeranno di uno strumento di E-business altamente qualificato, che gestisca l’andamento della catena del valore degli acquisti e della logistica, favorendo le masse critiche omogenee dei prodotti in sede di acquisto e la qualificazione dei fornitori. Obiettivi Asse-Obiettivo operativo I - Aree tecnologico-produttive per la competitività del sistema Azione - Progetti di innovazione Industriale e interventi collegati Linea d'intervento - Innovazione Tecnologica Strumento di attuazione - Bando Made in Italy: Progetti di innovazione Industriale (DM 24/05/10 - GU n. 98 del 26/04/08) QSN Obiettivo - Promuovere processi sostenibili e inclusivi di innovazione e sviluppo imprenditoriale
|
Partner
Partner | |||
|