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  • Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli

Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli

  • IESWECAN Formazione

    • IESWECAN
    • Abstract
    • Partner

    IESWECAN

    Project

     IESWECAN formazione

    Titolo

    IESWECAN - FARM - Formazione di Ingegneri del Software Embedded per il settore delle Macchine per Costruzione ed Agricole

    Acronimo IESWECAN Formazione
    ID del Progetto PON01_01516-F Programma PON “R&C” 2007-2013
    Data inizio 05/11/2012 Data fine 28/02/2014
    Responsabile Scientifico Prof. Fasolino Anna Rita - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II Rsponsabile attività di CeRICT

     Prof. Fasolino Anna Rita - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II

     

    Abstract

    Abstract

    Nell’ambito della produzione industriale di sistemi complessi, prodotti ad esempio nel settore aeronautico, veicolistico, o ferroviario, i sistemi di controllo basati su computer stanno sostituendo sempre più i sistemi di controllo meccanici o elettronici. A tale diffusione deve essere attribuita la crescente domanda di software di qualità osservata negli ultimi anni in tali ambiti produttivi: il software di qualità è infatti in grado di migliorare la flessibilità, l’affidabilità e la manutenibilità dei sistemi prodotti, nonché di ridurre i costi di produzione in maniera considerevole. È per tale motivo che recentemente è aumentata la richiesta, da parte dell’industria, di ingegneri del software da impiegare nei propri processi di produzione. A tali ingegneri è richiesta dunque la capacità non solo di comprendere i problemi del controllo real-time di macchine elettriche, o dell’implementazione di microprocessori, ma soprattutto quella di sviluppare software di qualità per sistemi embedded. D’altro canto, la diffusione degli standard di qualità per i processi industriali, ed in particolare le norme dello standard ISO 9000 nel campo della produzione software, impongono alle industrie di aderire a specifici processi di sviluppo, testing, rilascio e manutenzione dei sistemi software. Allo stesso tempo, sempre più aziende operanti nel settore dell’ICT scelgono di qualificare i propri processi produttivi secondo le indicazioni del Capability Maturity Model (CMM). Ne consegue che la produzione industriale ha bisogno non solo di ingegneri con esperienza di sviluppo di sistemi embedded, ma soprattutto di ingegneri dotati di conoscenze ed esperienze specifiche nei processi software e nell’analisi, progettazione, sviluppo, e assicurazione di qualità di tali sistemi, ossia di ingegneri esperti nel campo dell’Embedded Software Engineering. L’Embedded Software Engineering è un ambito disciplinare attraversato negli ultimi tempi da rilevanti e radicali trasformazioni innescate da una serie di iniziative, quali la diffusione di approcci Model-Driven per lo sviluppo e di standard per la specifica di sistemi embedded, l’introduzione di principi e pratiche di sviluppo Agile quali il Test Driven Development (TDD) o l’approccio “Lean”, il consolidarsi di nuove architetture software di riferimento (per specifici ambiti embedded) basate su principi di modularità, astrazione, e riuso. Ne consegue che l’ingegnere che dovrà progettare e sviluppare software per tali sistemi embedded dovrà possedere non solo spiccate competenze specialistiche nelle più moderne acquisizioni dell’ingegneria del software, ma dovrà anche essere in grado di contestualizzare tali competenze nello specifico ambito produttivo in cui si trova ad operare. È evidente che tale figura professionale non può essere ottenuta esclusivamente attraverso la formazione universitaria di base. Piuttosto tale figura potrà essere frutto di una sinergia fra una rigorosa e integrata attività di formazione nell’ambito dei processi, principi, metodi e tecniche dell’Ingegneria del Software e dello Sviluppo di Sistemi Embedded, e una esperienza formativa in ambito industriale, calata nel contesto di progetti di sviluppo di sistemi embedded di ampie dimensioni. In questo scenario si colloca la proposta di questo progetto di formazione il cui obiettivo specifico è quello di riempire il gap fra formazione universitaria di base ed ambito produttivo reale, formando figure professionali di ingegneri esperti nell’Embedded Software Engineering. Tali figure professionali dovranno essere dotate di competenze informatiche sia di natura teorica che pratica necessarie ad inserirsi nei processi industriali di sviluppo di software embedded, partecipando attivamente a tutte le fasi del ciclo di vita di tali prodotti. Dovranno inoltre conoscere le caratteristiche peculiari dei sistemi embedded, le loro criticità, gli stringenti requisiti di affidabilità e tempificazione a cui sono soggetti e le soluzioni architetturali utilizzate per la loro realizzazione, al fine di comprendere, specificare, progettare e verificare con successo del software che dovrà essere sviluppato per tali sistemi. Allo stesso tempo, tali figure dovranno essere in grado di intervenire anche dal punto di vista gestionale nei processi aziendali e nella gestione della ricerca e dello sviluppo. Il progetto di formazione, associato al progetto di ricerca “IESWECAN- Informatics for Embedded SoftWare Engineering for Construction and Agricultural machiNes”, mira a colmare il gap di competenze esistenti, con particolare riferimento alla gestione del ciclo di vita del software embedded, in ambiti complessi quali il settore veicolistico. In linea con le tematiche proposte nel progetto di ricerca ad esso collegato, questo progetto di formazione intende sviluppare 13 figure professionali in grado di:

    • progettare, realizzare, verificare, validare e sperimentare software per sistemi embedded, promuovendo in tali attività l’adozione di soluzioni innovative;
    • operare su piattaforme di nuova generazione per lo sviluppo di sistemi embedded, basate su una forte integrazione di metodologie e strumenti a supporto del ciclo di sviluppo;
    • pianificare, gestire, valutare ed organizzare il proprio lavoro, essendo in grado di intervenire anche dal punto di vista gestionale nei processi aziendali e nella gestione della ricerca e dello sviluppo.

    La complessità del profilo professionale in uscita si caratterizza per l’integrazione organica di competenze più specificatamente tecniche ed ingegneristiche con capacità di business e professionali quali la capacità di comunicare, di lavorare in team, di pianificare e di gestire programmi complessi. A queste, inoltre, si aggiungono le capacità più propriamente imprenditoriali che riguardano sempre più i profili professionali del futuro chiamati ad operare in condizioni di cambiamento continuo, forte dinamicità e di incertezza: tra queste è utile citare l’attitudine all’innovazione ed all’identificazione delle opportunità emergenti del contesto globale, la capacità di assumersi il rischio e la visione strategica e di lungo periodo.

     

    Partner

    Partner
    • CeRICT s.c.r.l.
    • Fiat Group Automobiles S.p.A.
    • Università degli Studi della Campania Vanvitelli
    • Fiat Item S.p.A.

     

  • IESWECAN Formazione

    • IESWECAN
    • Abstract
    • Partner

    IESWECAN

    Project

     IESWECAN formazione

    Titolo

    Formazione di Ingegneri del Software Embedded per il settore delle Macchine per Costruzione ed Agricole

    Acronimo IESWECAN Formazione
    ID del Progetto PON01_01516-F Programma PON “R&C” 2007-2013
    Data inizio 05/11/2012 Data fine 28/02/2014
    Responsabile Scientifico Prof. Fasolino Anna Rita - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II Rsponsabile attività di CeRICT

     Prof. Fasolino Annarita - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II

     

    Abstract

    Abstract

    Nell’ambito della produzione industriale di sistemi complessi, prodotti ad esempio nel settore aeronautico, veicolistico, o ferroviario, i sistemi di controllo basati su computer stanno sostituendo sempre più i sistemi di controllo meccanici o elettronici. A tale diffusione deve essere attribuita la crescente domanda di software di qualità osservata negli ultimi anni in tali ambiti produttivi: il software di qualità è infatti in grado di migliorare la flessibilità, l’affidabilità e la manutenibilità dei sistemi prodotti, nonché di ridurre i costi di produzione in maniera considerevole. È per tale motivo che recentemente è aumentata la richiesta, da parte dell’industria, di ingegneri del software da impiegare nei propri processi di produzione. A tali ingegneri è richiesta dunque la capacità non solo di comprendere i problemi del controllo real-time di macchine elettriche, o dell’implementazione di microprocessori, ma soprattutto quella di sviluppare software di qualità per sistemi embedded. D’altro canto, la diffusione degli standard di qualità per i processi industriali, ed in particolare le norme dello standard ISO 9000 nel campo della produzione software, impongono alle industrie di aderire a specifici processi di sviluppo, testing, rilascio e manutenzione dei sistemi software. Allo stesso tempo, sempre più aziende operanti nel settore dell’ICT scelgono di qualificare i propri processi produttivi secondo le indicazioni del Capability Maturity Model (CMM). Ne consegue che la produzione industriale ha bisogno non solo di ingegneri con esperienza di sviluppo di sistemi embedded, ma soprattutto di ingegneri dotati di conoscenze ed esperienze specifiche nei processi software e nell’analisi, progettazione, sviluppo, e assicurazione di qualità di tali sistemi, ossia di ingegneri esperti nel campo dell’Embedded Software Engineering. L’Embedded Software Engineering è un ambito disciplinare attraversato negli ultimi tempi da rilevanti e radicali trasformazioni innescate da una serie di iniziative, quali la diffusione di approcci Model-Driven per lo sviluppo e di standard per la specifica di sistemi embedded, l’introduzione di principi e pratiche di sviluppo Agile quali il Test Driven Development (TDD) o l’approccio “Lean”, il consolidarsi di nuove architetture software di riferimento (per specifici ambiti embedded) basate su principi di modularità, astrazione, e riuso. Ne consegue che l’ingegnere che dovrà progettare e sviluppare software per tali sistemi embedded dovrà possedere non solo spiccate competenze specialistiche nelle più moderne acquisizioni dell’ingegneria del software, ma dovrà anche essere in grado di contestualizzare tali competenze nello specifico ambito produttivo in cui si trova ad operare. È evidente che tale figura professionale non può essere ottenuta esclusivamente attraverso la formazione universitaria di base. Piuttosto tale figura potrà essere frutto di una sinergia fra una rigorosa e integrata attività di formazione nell’ambito dei processi, principi, metodi e tecniche dell’Ingegneria del Software e dello Sviluppo di Sistemi Embedded, e una esperienza formativa in ambito industriale, calata nel contesto di progetti di sviluppo di sistemi embedded di ampie dimensioni. In questo scenario si colloca la proposta di questo progetto di formazione il cui obiettivo specifico è quello di riempire il gap fra formazione universitaria di base ed ambito produttivo reale, formando figure professionali di ingegneri esperti nell’Embedded Software Engineering. Tali figure professionali dovranno essere dotate di competenze informatiche sia di natura teorica che pratica necessarie ad inserirsi nei processi industriali di sviluppo di software embedded, partecipando attivamente a tutte le fasi del ciclo di vita di tali prodotti. Dovranno inoltre conoscere le caratteristiche peculiari dei sistemi embedded, le loro criticità, gli stringenti requisiti di affidabilità e tempificazione a cui sono soggetti e le soluzioni architetturali utilizzate per la loro realizzazione, al fine di comprendere, specificare, progettare e verificare con successo del software che dovrà essere sviluppato per tali sistemi. Allo stesso tempo, tali figure dovranno essere in grado di intervenire anche dal punto di vista gestionale nei processi aziendali e nella gestione della ricerca e dello sviluppo. Il progetto di formazione, associato al progetto di ricerca “IESWECAN- Informatics for Embedded SoftWare Engineering for Construction and Agricultural machiNes”, mira a colmare il gap di competenze esistenti, con particolare riferimento alla gestione del ciclo di vita del software embedded, in ambiti complessi quali il settore veicolistico. In linea con le tematiche proposte nel progetto di ricerca ad esso collegato, questo progetto di formazione intende sviluppare 13 figure professionali in grado di:

    • progettare, realizzare, verificare, validare e sperimentare software per sistemi embedded, promuovendo in tali attività l’adozione di soluzioni innovative;
    • operare su piattaforme di nuova generazione per lo sviluppo di sistemi embedded, basate su una forte integrazione di metodologie e strumenti a supporto del ciclo di sviluppo;
    • pianificare, gestire, valutare ed organizzare il proprio lavoro, essendo in grado di intervenire anche dal punto di vista gestionale nei processi aziendali e nella gestione della ricerca e dello sviluppo.

    La complessità del profilo professionale in uscita si caratterizza per l’integrazione organica di competenze più specificatamente tecniche ed ingegneristiche con capacità di business e professionali quali la capacità di comunicare, di lavorare in team, di pianificare e di gestire programmi complessi. A queste, inoltre, si aggiungono le capacità più propriamente imprenditoriali che riguardano sempre più i profili professionali del futuro chiamati ad operare in condizioni di cambiamento continuo, forte dinamicità e di incertezza: tra queste è utile citare l’attitudine all’innovazione ed all’identificazione delle opportunità emergenti del contesto globale, la capacità di assumersi il rischio e la visione strategica e di lungo periodo.

     

    Partner

    Partner
    • CeRICT s.c.r.l.
    • Fiat Group Automobiles S.p.A.
    • Università degli Studi della Campania Vanvitelli
    • Fiat Item S.p.A.

     

  • IESWECAN Ricerca

    • IESWECAN
    • Abstract
    • Partner

    IESWECAN

    Project

     IESWECAN

     

    Titolo

     

    Informatica per l'Ingegneria del Software embedded di macchine agricole e per costruzioni

    Acronimo IESWECAN
    ID del Progetto PON01_01516 Programma PON “R&C” 2007-2013
    Data inizio 01/04/2011 Data fine 31/03/2014
    Responsabile Scientifico Prof. Anna Rita Fasolino - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II Rsponsabile attività di CeRICT

     Prof. Anna Rita Fasolino - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II

     

    Abstract

    Abstract

    Il progetto IESWECAN (Informatics for Embedded SoftWare Engineering of Construction and Agricultural machiNes) affronta la problematica del processo di sviluppo dei sistemi embedded e dei relativi strumenti informatici a supporto, con particolare riferimento ai settori industriali automobilistico e delle Macchine Agricole (AG nel seguito) e Macchine per Costruzioni (CE). In questi settori operano le aziende del Gruppo FIAT, FGA che nell’automotive con il partner Chrysler è il quinto produttore mondiale di autoveicoli, e Case New Holland (CNH), afferente a FIAT INDUSTRIAL S.p.A., che è leader mondiale con posizionamento nella prima posizione per AG e terza per CE. Elasis (ora FGA R&D Pomigliano e FIAT ITEM), per CNH come per gli altri settori del gruppo FIAT, ha contribuito attivamente alla innovazione e miglioramento continuo dei prodotti e processi. Con sistemi embedded si identificano quei sistemi elettronici a microprocessore progettati per svolgere una determinata applicazione su hardware specifico, generalmente non riprogrammabili dall'utente finale, integrati nel sistema che controllano e di cui gestiscono tutte o parte delle funzionalità spesso in tempo reale (real-time). La loro architettura hardware/software è determinata in fase di disegno in relazione ai compiti da svolgere. Non essendo generalmente espresso un requisito di scalabilità, si tende ad ottimizzare sia le funzionalità SW sia l’HW per contenere ingombri, consumi e costi di fabbricazione. Il successo commerciale nei campi automotive, AG e CE (come di tanti altri beni consumer di uso quotidiano) oggi dipende strettamente dalle funzionalità vieppiù complesse ed importanti implementate proprio attraverso i sistemi embedded quali:

    1) Efficienza energetica ed emissioni (Controlli motore evoluti, Attuazione idraulica a basso impatto energetico, Sistemi di propulsione ibrida)

    2) Sicurezza/Ausilio alla guida (Controllo qualità del raccolto, Data downloads, Controllo stabilità e traiettoria, Verifica presenza di ostacoli)

    3) Service (Diagnostica ed assistenza remote, Upgrade SW on board, Raccolta dati per customer care)

    In alcuni settori la forte richiesta di sistemi embedded ed i grandi volumi di vendita hanno avviato un processo di standardizzazione delle architetture ed un primo approccio alla adozione di soluzioni integrate a supporto dell'intero ciclo di vita capaci, per alcune classi di applicazioni, anche di centralizzarne la maintenance. I piccoli volumi di vendita del mercato AG e CE (di 2 ordini di grandezza inferiore rispetto a quelli delle automobili di piccola e media cilindrata) ad oggi non ha ancora reso conveniente questo processo di consolidamento. Così lo scenario attuale è caratterizzato da:

    • Processi di sviluppo e mantenimento non standardizzati, metodi di SW Engineering scarsamente diffusi e tecnologie a supporto eterogenee
    • Frammentazione delle soluzioni applicative per lo sviluppo e la verifica. Approccio alla validazione e al test ad hoc
    • Sviluppo home made, tempi e costi difficilmente stimabili per la mancanza di documentazione adeguata e assenza di relazioni chiare e oggettive tra anomalia/improvement/test di validazione

    Il progetto di ricerca si propone quindi di innovare il processo e le tecniche a supporto del ciclo di vita dei sistemi embedded nei settori automotive, AG e CE per migliorarne l'affidabilità, rendere più chiaro e deterministico l’impatto delle anomalie, avviare l'introduzione di modalità di sviluppo e validazione stato dell’arte con particolare riferimento alla progettazione e validazione in virtuale,

    ovvero:

    • adottare metodologie di SW Engineering emergenti quali il Requirements Lifecycle Management, il Model Driven Development o il Test Driven Developemnt.
    • estendere il ciclo di verifica creando continuità dalla validazione virtuale alla sperimentazione a banco, Hardware in the Loop (HiL) e su campo
    • individuare un'architettura informatica a supporto dell'intero ciclo di vita, capace di integrare anche le soluzioni di Descrizione e Configurazione di veicolo (Bill of Materials, Product Data Management) ed i tools di modelling and validation in uso

    Più nello specifico il progetto di ricerca ha l’obiettivo generale di migliorare i processi e i prodotti di FGA e CNH, settori industriali del gruppo FIAT, presenti con i loro marchi e prodotti in tutti i continenti. Il SW embedded è la base per l’innovazione di prodotto in ambito veicolistico. Le metodologie e le tecnologie ICT applicate in modo opportuno al contesto delle automobili e delle macchine agricole e per costruzioni possono migliorare la competitività di FGA e CNH. A tal fine il progetto intende ricercare e sviluppare sia metodi che soluzioni applicative ICT per migliorare il processo di design e validazione della componente SW dei loro prodotti. L’ICT e i sistemi embedded sono pilastri dell’innovazione a livello comunitario, nazionale e regionale.

    Il risultato finale del progetto consisterà dei seguenti punti:

    • un nuovo processo di sviluppo del software embedded delle macchine agricole e per costruzioni, meglio supportato da metodi, tecnologie e strumenti informatici evoluti;
    • una piattaforma di strumenti informatici, ottenuta integrando componenti commerciali e/o open source, sia preesistenti che sviluppati nell’ambito del progetto, che consentano in particolare un flusso di sviluppo continuo ed una tracciabilità dei legami a partire dalle specifiche, passando per il software e per finire alle specifiche di test per la verifica e validazione ed ai risultati delle prove stesse.

    Una delle principali difficoltà in questo progetto è rappresentata dalla varietà di processi che saranno affrontati, spaziando dalla specificazione funzionale e dei test, allo sviluppo di modelli di simulazione di componenti fisici per la valutazione a calcolo delle prestazioni, alla varietà di piattaforme di sviluppo del software dettate dalla varietà degli ambienti target finali, che spaziano da centraline con processori di elevate prestazioni con coprocessori grafici ed interfacce altamente, quali i terminali operatore touch screen, ai sistemi di controllo safety critical per il controllo dei freni, del motore e della trasmissione, che presentano una grande varietà di centraline con diversi processori anche di quelli più economici a virgola fissa. Dalla varietà dei processi discende, di conseguenza, la varietà degli strumenti software attualmente usati o che si cercherà di integrare, passando dai word processor per la edizione delle specifiche testuali ai sistemi di gestione dei requisiti e delle modifiche agli stessi, agli ambienti di modellazione e simulazione del comportamento fisico delle macchine, quali MATLAB, Simulink, Amesim, usati per la simulazione dei casi di test, agli ambienti di sviluppo del software come il Visual Studio, usato per i sistemi display con sistema operativo Windows CE o Linux, ai database per la gestione delle informazioni relative alle sessioni di test. Realizzare una integrazione fra tutti questi diversi strumenti è una sfida impegnativa, ma dal cui successo si trarrà un sicuro beneficio per il lavoro di sviluppo del software embedded delle future macchine. Le metodologie e soluzioni tecnologiche che si studieranno per arrivare al risultato, comprendono quelle, in parte già menzionate, del Model Based Engineering, già in uso nel settore automobilistico, del Test Driven Development, orientato ad anticipare le fasi di rilevamento degli errori così da poterli risolvere per tempo, in particolare portando il test nelle fasi preliminari del progetto, sotto forma di simulazione, quando ancora gli oggetti fisici non sono disponibili per provare il software sviluppato. In questo il progetto fa propria quella tendenza che va sotto il nome della Virtual Engineering, che consiste sostanzialmente nell’accrescere l’uso della del Computer Aided Engineering (ovvero della simulazione delel funzionalità e prestazioni del sistema) nel campo della progettazione, ovvero del Virtual Testing, in cui l’insieme delle prove normate, tradizionalmente svolte per via sperimentale, viene portato in simulazione per determinare la bontà delle soluzioni sviluppate dai progettisti prima ancora di costruire il “pezzo di ferro”. In aggiunta a questo, si valuteranno le più moderne tecnologie informatiche, di Enterprise Knowledge Management, e le loro applicazioni tramite piattaforme Web in Intranet ed Internet, per fornire la giusta leva nella integrazione delle informazioni gestite nei diversi processi dello sviluppo.

    In particolare si intende:

    • identificare gli opportuni indicatori prestazionali di processo, KPI (Key Performance Indicator) per la misurazione ed il confronto della efficacia ed efficienza delle possibili soluzioni alternative;
    • valutare la applicabilità delle più recenti evoluzioni delle metodologie di sviluppo del software embedded (System Engineering, Model Based Engineering, Test Driven Development, ecc.) nell’attuale processo di sviluppo del software embedded dei sistemi elettronici di macchine agricole e macchine per costruzioni;
    • identificare i miglioramenti apportabili al processo di sviluppo del software embedded ed i sottoprocessi componenti, nell’ottica di massimizzare il supporto ottenibile da strumenti ICT evoluti nei singoli processi e nelle relazioni fra gli stessi nel processo complessivo;
    • definire e progettare un architettura informatica a supporto della integrazione dei sottoprocessi nel processo di sviluppo del software embedded, e per ciascuno sottoprocesso, definire i componenti e gli strumenti informatici a supporto;
    • definire opportuni casi di studio, di complessità adeguata a mettere alla prova la validità del processo e degli strumenti progettati;
    • progettare e sviluppare i componenti dei sottoprocessi, dalla specificazione funzionale e dei test, alla modellazione del comportamento dei componenti meccanici, idraulici, elettronici delle macchine e delle logiche del software, al testware per la automazione delle validazioni e verifiche in ambiente virtuale;
    • sviluppare un dimostratore tecnologico della architettura informatica, IESWECAN, che integri gli strumenti software necessari per i casi di studio;
    • valutare sperimentalmente il software embedded sviluppato tramite IESWECAN sui casi di studio definiti;
    • analizzare l’efficacia e l’efficienza del nuovo IESWECAN mediante confronto dei KPI nelle diverse alternative e rispetto al processo attuale.

    La modalità tramite la quale si svilupperanno e valideranno il processo e la piattaforma informatica, consisterà nella definizione di alcuni casi di studio, sufficientemente ampi da ricoprire la complessità funzionale delle macchine in questione così da avere un buon grado di confidenza sulla estendibilità ai programmi di sviluppo industriali delle macchine in questione dei risultati conseguiti e dimostrati nei casi di studio affrontati dal progetto. In particolare saranno selezionati casi di studio sia nel campo della meccatronica, cioè del controllo elettronico delle componenti meccaniche ed idrauliche delle macchine, che nel campo della interazione uomo-macchina ovvero di quei dispositivi elettronici di comando e monitoraggio quali joystick multifunzione, panelli di controllo, quadri di bordo, e display passivi o touch screen, usati dall’operatore ai fini del controllo delle operazioni di lavoro tipiche della macchina.

     

    Partner

    Partner
    • Fiat Group Automobiles S.p.A.
    • Università degli Studi di Napoli "Federico II"
    • Università degli Studi della Campania Vanvitelli
    • Fiat Item S.p.A.

     


  • IESWECAN Ricerca

    • IESWECAN
    • Abstract
    • Partner

    IESWECAN

    Project

     IESWECAN

     

    Titolo

     

    Informatica per l'Ingegneria del Software embedded di macchine agricole e per costruzioni

    Acronimo IESWECAN
    ID del Progetto PON01_01516 Programma PON “R&C” 2007-2013
    Data inizio 01/04/2011 Data fine 31/03/2014
    Responsabile Scientifico Prof. Anna Rita Fasolino - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II Rsponsabile attività di CeRICT

     Prof. Anna Rita Fasolino - DIETI, Università degli Studi di Napoli Federico II

     

    Abstract

    Abstract

    Il progetto IESWECAN (Informatics for Embedded SoftWare Engineering of Construction and Agricultural machiNes) affronta la problematica del processo di sviluppo dei sistemi embedded e dei relativi strumenti informatici a supporto, con particolare riferimento ai settori industriali automobilistico e delle Macchine Agricole (AG nel seguito) e Macchine per Costruzioni (CE). In questi settori operano le aziende del Gruppo FIAT, FGA che nell’automotive con il partner Chrysler è il quinto produttore mondiale di autoveicoli, e Case New Holland (CNH), afferente a FIAT INDUSTRIAL S.p.A., che è leader mondiale con posizionamento nella prima posizione per AG e terza per CE. Elasis (ora FGA R&D Pomigliano e FIAT ITEM), per CNH come per gli altri settori del gruppo FIAT, ha contribuito attivamente alla innovazione e miglioramento continuo dei prodotti e processi. Con sistemi embedded si identificano quei sistemi elettronici a microprocessore progettati per svolgere una determinata applicazione su hardware specifico, generalmente non riprogrammabili dall'utente finale, integrati nel sistema che controllano e di cui gestiscono tutte o parte delle funzionalità spesso in tempo reale (real-time). La loro architettura hardware/software è determinata in fase di disegno in relazione ai compiti da svolgere. Non essendo generalmente espresso un requisito di scalabilità, si tende ad ottimizzare sia le funzionalità SW sia l’HW per contenere ingombri, consumi e costi di fabbricazione. Il successo commerciale nei campi automotive, AG e CE (come di tanti altri beni consumer di uso quotidiano) oggi dipende strettamente dalle funzionalità vieppiù complesse ed importanti implementate proprio attraverso i sistemi embedded quali:

    1) Efficienza energetica ed emissioni (Controlli motore evoluti, Attuazione idraulica a basso impatto energetico, Sistemi di propulsione ibrida)

    2) Sicurezza/Ausilio alla guida (Controllo qualità del raccolto, Data downloads, Controllo stabilità e traiettoria, Verifica presenza di ostacoli)

    3) Service (Diagnostica ed assistenza remote, Upgrade SW on board, Raccolta dati per customer care)

    In alcuni settori la forte richiesta di sistemi embedded ed i grandi volumi di vendita hanno avviato un processo di standardizzazione delle architetture ed un primo approccio alla adozione di soluzioni integrate a supporto dell'intero ciclo di vita capaci, per alcune classi di applicazioni, anche di centralizzarne la maintenance. I piccoli volumi di vendita del mercato AG e CE (di 2 ordini di grandezza inferiore rispetto a quelli delle automobili di piccola e media cilindrata) ad oggi non ha ancora reso conveniente questo processo di consolidamento. Così lo scenario attuale è caratterizzato da:

    • Processi di sviluppo e mantenimento non standardizzati, metodi di SW Engineering scarsamente diffusi e tecnologie a supporto eterogenee
    • Frammentazione delle soluzioni applicative per lo sviluppo e la verifica. Approccio alla validazione e al test ad hoc
    • Sviluppo home made, tempi e costi difficilmente stimabili per la mancanza di documentazione adeguata e assenza di relazioni chiare e oggettive tra anomalia/improvement/test di validazione

    Il progetto di ricerca si propone quindi di innovare il processo e le tecniche a supporto del ciclo di vita dei sistemi embedded nei settori automotive, AG e CE per migliorarne l'affidabilità, rendere più chiaro e deterministico l’impatto delle anomalie, avviare l'introduzione di modalità di sviluppo e validazione stato dell’arte con particolare riferimento alla progettazione e validazione in virtuale,

    ovvero:

    • adottare metodologie di SW Engineering emergenti quali il Requirements Lifecycle Management, il Model Driven Development o il Test Driven Developemnt.
    • estendere il ciclo di verifica creando continuità dalla validazione virtuale alla sperimentazione a banco, Hardware in the Loop (HiL) e su campo
    • individuare un'architettura informatica a supporto dell'intero ciclo di vita, capace di integrare anche le soluzioni di Descrizione e Configurazione di veicolo (Bill of Materials, Product Data Management) ed i tools di modelling and validation in uso

    Più nello specifico il progetto di ricerca ha l’obiettivo generale di migliorare i processi e i prodotti di FGA e CNH, settori industriali del gruppo FIAT, presenti con i loro marchi e prodotti in tutti i continenti. Il SW embedded è la base per l’innovazione di prodotto in ambito veicolistico. Le metodologie e le tecnologie ICT applicate in modo opportuno al contesto delle automobili e delle macchine agricole e per costruzioni possono migliorare la competitività di FGA e CNH. A tal fine il progetto intende ricercare e sviluppare sia metodi che soluzioni applicative ICT per migliorare il processo di design e validazione della componente SW dei loro prodotti. L’ICT e i sistemi embedded sono pilastri dell’innovazione a livello comunitario, nazionale e regionale.

    Il risultato finale del progetto consisterà dei seguenti punti:

    • un nuovo processo di sviluppo del software embedded delle macchine agricole e per costruzioni, meglio supportato da metodi, tecnologie e strumenti informatici evoluti;
    • una piattaforma di strumenti informatici, ottenuta integrando componenti commerciali e/o open source, sia preesistenti che sviluppati nell’ambito del progetto, che consentano in particolare un flusso di sviluppo continuo ed una tracciabilità dei legami a partire dalle specifiche, passando per il software e per finire alle specifiche di test per la verifica e validazione ed ai risultati delle prove stesse.

    Una delle principali difficoltà in questo progetto è rappresentata dalla varietà di processi che saranno affrontati, spaziando dalla specificazione funzionale e dei test, allo sviluppo di modelli di simulazione di componenti fisici per la valutazione a calcolo delle prestazioni, alla varietà di piattaforme di sviluppo del software dettate dalla varietà degli ambienti target finali, che spaziano da centraline con processori di elevate prestazioni con coprocessori grafici ed interfacce altamente, quali i terminali operatore touch screen, ai sistemi di controllo safety critical per il controllo dei freni, del motore e della trasmissione, che presentano una grande varietà di centraline con diversi processori anche di quelli più economici a virgola fissa. Dalla varietà dei processi discende, di conseguenza, la varietà degli strumenti software attualmente usati o che si cercherà di integrare, passando dai word processor per la edizione delle specifiche testuali ai sistemi di gestione dei requisiti e delle modifiche agli stessi, agli ambienti di modellazione e simulazione del comportamento fisico delle macchine, quali MATLAB, Simulink, Amesim, usati per la simulazione dei casi di test, agli ambienti di sviluppo del software come il Visual Studio, usato per i sistemi display con sistema operativo Windows CE o Linux, ai database per la gestione delle informazioni relative alle sessioni di test. Realizzare una integrazione fra tutti questi diversi strumenti è una sfida impegnativa, ma dal cui successo si trarrà un sicuro beneficio per il lavoro di sviluppo del software embedded delle future macchine. Le metodologie e soluzioni tecnologiche che si studieranno per arrivare al risultato, comprendono quelle, in parte già menzionate, del Model Based Engineering, già in uso nel settore automobilistico, del Test Driven Development, orientato ad anticipare le fasi di rilevamento degli errori così da poterli risolvere per tempo, in particolare portando il test nelle fasi preliminari del progetto, sotto forma di simulazione, quando ancora gli oggetti fisici non sono disponibili per provare il software sviluppato. In questo il progetto fa propria quella tendenza che va sotto il nome della Virtual Engineering, che consiste sostanzialmente nell’accrescere l’uso della del Computer Aided Engineering (ovvero della simulazione delel funzionalità e prestazioni del sistema) nel campo della progettazione, ovvero del Virtual Testing, in cui l’insieme delle prove normate, tradizionalmente svolte per via sperimentale, viene portato in simulazione per determinare la bontà delle soluzioni sviluppate dai progettisti prima ancora di costruire il “pezzo di ferro”. In aggiunta a questo, si valuteranno le più moderne tecnologie informatiche, di Enterprise Knowledge Management, e le loro applicazioni tramite piattaforme Web in Intranet ed Internet, per fornire la giusta leva nella integrazione delle informazioni gestite nei diversi processi dello sviluppo.

    In particolare si intende:

    • identificare gli opportuni indicatori prestazionali di processo, KPI (Key Performance Indicator) per la misurazione ed il confronto della efficacia ed efficienza delle possibili soluzioni alternative;
    • valutare la applicabilità delle più recenti evoluzioni delle metodologie di sviluppo del software embedded (System Engineering, Model Based Engineering, Test Driven Development, ecc.) nell’attuale processo di sviluppo del software embedded dei sistemi elettronici di macchine agricole e macchine per costruzioni;
    • identificare i miglioramenti apportabili al processo di sviluppo del software embedded ed i sottoprocessi componenti, nell’ottica di massimizzare il supporto ottenibile da strumenti ICT evoluti nei singoli processi e nelle relazioni fra gli stessi nel processo complessivo;
    • definire e progettare un architettura informatica a supporto della integrazione dei sottoprocessi nel processo di sviluppo del software embedded, e per ciascuno sottoprocesso, definire i componenti e gli strumenti informatici a supporto;
    • definire opportuni casi di studio, di complessità adeguata a mettere alla prova la validità del processo e degli strumenti progettati;
    • progettare e sviluppare i componenti dei sottoprocessi, dalla specificazione funzionale e dei test, alla modellazione del comportamento dei componenti meccanici, idraulici, elettronici delle macchine e delle logiche del software, al testware per la automazione delle validazioni e verifiche in ambiente virtuale;
    • sviluppare un dimostratore tecnologico della architettura informatica, IESWECAN, che integri gli strumenti software necessari per i casi di studio;
    • valutare sperimentalmente il software embedded sviluppato tramite IESWECAN sui casi di studio definiti;
    • analizzare l’efficacia e l’efficienza del nuovo IESWECAN mediante confronto dei KPI nelle diverse alternative e rispetto al processo attuale.

    La modalità tramite la quale si svilupperanno e valideranno il processo e la piattaforma informatica, consisterà nella definizione di alcuni casi di studio, sufficientemente ampi da ricoprire la complessità funzionale delle macchine in questione così da avere un buon grado di confidenza sulla estendibilità ai programmi di sviluppo industriali delle macchine in questione dei risultati conseguiti e dimostrati nei casi di studio affrontati dal progetto. In particolare saranno selezionati casi di studio sia nel campo della meccatronica, cioè del controllo elettronico delle componenti meccaniche ed idrauliche delle macchine, che nel campo della interazione uomo-macchina ovvero di quei dispositivi elettronici di comando e monitoraggio quali joystick multifunzione, panelli di controllo, quadri di bordo, e display passivi o touch screen, usati dall’operatore ai fini del controllo delle operazioni di lavoro tipiche della macchina.

     

    Partner

    Partner
    • Fiat Group Automobiles S.p.A.
    • Università degli Studi di Napoli "Federico II"
    • Università degli Studi della Campania Vanvitelli
    • Fiat Item S.p.A.

     


  • KNOWLEDGE

    • KNOWLEDGE
    • Abstract
    • Partner di Progetto

    KNOWLEDGE

    Project

     KNOWLEDGE

    Titolo

    Nuovi Paradigmi e Tecnologie per la Collective Knowledge nell'e-Society

    Acronimo KNOWLEDGE
    Data inizio 01/01/2012 Data fine 31/12/2014
    Responsabile Scientifico Prof. Vincenzo Loia - Università degli Studi di Salerno Coordinatori per CeRICT Prof. Prof. Vincenzo Loia - Università degli Studi di Salerno

    Abstract

     

    Abstract

    Obiettivi del progetto Nuovi Paradigmi e Tecnologie per la Collective Knowledge nelJ'e-Society Lo sviluppo tecnologico degl i ultimi anni ha creato le condizioni per una profonda evoluzione di Internet. Tre sono le componenti che caratterizzano tale evoluzione: I Internet de lle Cose e dei Servizi, il Web Sociale ed il Web Semantico. Internet delle Cose denota un processo di evoluzione che vede la rete quale tessuto connettivo di d ispositivi elettronici di ogn i natura. Nel Social Web l'aspetto predominante è rappresentato dalla partecipazione de lle persone ad attività coll.aborative e sociali . Il Semantic Web, infine, è un ecosistema di dati provenienti da sorgenti eterogenee, nel quale il valore è creato dall'integrazione di dati strutturati. Per creare ulteriore va lore aggiu nto si può pensare di integrare concetti e tecnologie proprie de lle aree sopra identificate. II progetto ha l'obiettivo di mettere a sistema le competenze de l territorio in merito a tali tematiche di ricerca complesse ed attuali a l fine di defi nire nuovi modelli, metodologie e tecnologie abi litanti la col1ective knowledge in reti produttive e sociali.

    Partner di Progetto

    Partner di Progetto

    Università degli Studi di Salerno

    Università di Napoli Federico II

    Università degli Studi della Campania Vanvitelli

    Università degli Studi del Sannio

    Università Parthenope

    CERICT

    CRIAI

    CRMPA

    CORISA

    CNIT

    CORITEL

    FIAT ITEM

    ENGINEERING Ingegneria Informatica S.p.A.

    SESM SCARL

    INTELTEC

    ICAMPUS

    ADA Project

    MOMA SpA

     

     

  • KNOWLEDGE

    • KNOWLEDGE
    • Abstract
    • Partner di Progetto

    KNOWLEDGE

    Project

     KNOWLEDGE

    Titolo

    Nuovi Paradigmi e Tecnologie per la Collective Knowledge nell'e-Society

    Acronimo KNOWLEDGE
    Data inizio 01/01/2012 Data fine 31/12/2014
    Responsabile Scientifico Prof. Vincenzo Loia - Università degli Studi di Salerno Coordinatori per CeRICT Prof. Prof. Vincenzo Loia - Università degli Studi di Salerno

    Abstract

     

    Abstract

    Obiettivi del progetto Nuovi Paradigmi e Tecnologie per la Collective Knowledge nelJ'e-Society Lo sviluppo tecnologico degl i ultimi anni ha creato le condizioni per una profonda evoluzione di Internet. Tre sono le componenti che caratterizzano tale evoluzione: I Internet de lle Cose e dei Servizi, il Web Sociale ed il Web Semantico. Internet delle Cose denota un processo di evoluzione che vede la rete quale tessuto connettivo di d ispositivi elettronici di ogn i natura. Nel Social Web l'aspetto predominante è rappresentato dalla partecipazione de lle persone ad attività coll.aborative e sociali . Il Semantic Web, infine, è un ecosistema di dati provenienti da sorgenti eterogenee, nel quale il valore è creato dall'integrazione di dati strutturati. Per creare ulteriore va lore aggiu nto si può pensare di integrare concetti e tecnologie proprie de lle aree sopra identificate. II progetto ha l'obiettivo di mettere a sistema le competenze de l territorio in merito a tali tematiche di ricerca complesse ed attuali a l fine di defi nire nuovi modelli, metodologie e tecnologie abi litanti la col1ective knowledge in reti produttive e sociali.

    Partner di Progetto

    Partner di Progetto

    Università degli Studi di Salerno

    Università di Napoli Federico II

    Università degli Studi della Campania Vanvitelli

    Università degli Studi del Sannio

    Università Parthenope

    CERICT

    CRIAI

    CRMPA

    CORISA

    CNIT

    CORITEL

    FIAT ITEM

    ENGINEERING Ingegneria Informatica S.p.A.

    SESM SCARL

    INTELTEC

    ICAMPUS

    ADA Project

    MOMA SpA

     

     

  • OptoFer

    • OptoFer
    • Abstract
    • Partner di Progetto

    OptoFer

    Project

     OptoFer

    Titolo

    Tecnologie optoelettroniche innovative per il monitoraggio e la diagnostica dell'infrastruttura ferroviaria 

    Acronimo OptoFer
    ID del Progetto PON03PE_00155_1 Programma PON “R&C” 2007-2013
    Data inizio 01/10/2013 Data fine 31/12/2016
    Responsabile Scientifico Cusano Andrea Coordinatori per CeRICT  Marco Consales e Marco Pisco - Unisannio
     

    Abstract

    Abstract

    Il presente progetto di ricerca industriale è promosso dalla società TOP-IN "Tecnologie OPtoelettroniche per l'INdustria" che nasce in attuazione e a valle dell’esito dell’istruttoria del MIUR nell’ambito del PON Ricerca e Competitività 2007-2013, rivolto alla creazione di nuovi Distretti ad Alta Tecnologia e/o nuove Aggregazioni Pubblico –Private. Nell’ambito di un obiettivo più generale volto a definire e sviluppare soluzioni tecnologiche innovative in grado di potenziare e rendere maggiormente competitivo il sistema produttivo dei mezzi/sistemi di trasporto e della logistica nella regione Campania, questo progetto si propone di sviluppare sistemi di sensori innovativi in fibra ottica per il monitoraggio e la diagnostica dell’infrastruttura ferroviaria finalizzati all’incremento del livello di sicurezza, di affidabilità e di efficienza del trasporto ferroviario. Questi sistemi saranno sviluppati tramite la realizzazione di prototipi di sensori ottici innovativi ovvero grazie all’impiego di tecnologie optoelettroniche che, opportunamente applicate nell’ambiente ferroviario, saranno in grado di fornire informazioni sui diversi parametri critici di interesse per la sicurezza ferroviaria. In particolare le attività di ricerca si concentreranno su due specifiche linee di intervento selezionate per migliorare la sicurezza in ambito ferroviario ma anche per le importanti ricadute che potrebbe avere in altri settori affini. Nella fattispecie verranno sviluppati:

    • un sistema di sensori in fibra ottica per la mitigazione del rischio associato ad eventi franosi;

    • un sistema di sensori in fibra ottica per il monitoraggio delle gallerie sulle tratte ferroviarie.

    Al fine di mitigare gli effetti delle frane, verrà concentrata l’attenzione sullo sviluppo di prototipi di sensori in fibra ottica in grado di effettuare la misura di alcuni precursori di eventi franosi ovvero:

    • Misura del contenuto di acqua nel terreno;

    • Rilevazione di emissioni acustiche associate a fratture nelle rocce;

    • Rilevazione di fenomeni sismici.

    Inoltre, al fine di incrementare i livelli di sicurezza nel trasporto ferroviario e di ridurre i rischi di incidenti con possibili danni per l’uomo, l’ambiente e l’infrastruttura ferroviaria, in tale progetto verrà sviluppato un sistema di sensori in fibra ottica innovativo multi-parametrico per il monitoraggio nelle gallerie. In tale ambito, gli sforzi delle attività di ricerca verranno concentrati sullo sviluppo di sistemi di sensori per la rivelazione di un numero limitato di parametri che rappresentano però degli importanti fattori di rischio e pericolosità per la sicurezza di persone e cose associati a differenti scenari incidentali in ambito ferroviario. Tra le grandezze di interesse è stata selezionata la temperatura in quanto è in grado di rilevare tempestivamente l’insorgere di un incidendo o una condizione di temperatura elevata che possa essa stessa essere la causa di un incendio o di un guasto. Per quanto riguarda invece il rischio connesso alla dispersione di sostanze pericolose sono state selezionate due sostanze di interesse: il GPL in quanto rappresenta il tipo di sostanza trasportata con più frequenza da convogli lungo le tratte ferroviarie e le sostanze radioattive perché presentano potenzialmente un maggiore pericolosità per l’uomo e l’ambiente.

    Di conseguenza, al fine di mitigare il rischio di incidenti concentreremo l’attenzione sullo sviluppo di prototipi di sensori in fibra ottica per le gallerie sulle tratte ferroviarie in grado di effettuare:

    • Misura della temperatura;

    • Monitoraggio e rilevazione di GPL;

    • Misura di raggi gamma (dosimetro). Vale la pena sottolineare che il raggiungimento di tali obiettivi consentirà il potenziamento della:

    • competitività scientifica e tecnologica locale presente all’interno delle strutture partecipanti al progetto;

    • competitività industriale della società coinvolte, favorendo lo sviluppo di nuovi prodotti da destinare al mercato nazionale ed internazionale.

    Partner di Progetto

    Partner di Progetto
    • TOP-IN scarl
    • Ansaldo STS
    • CeRICT
    • UniSannio
    • UniParthenope
    • Università degli Studi della Campania Vanvitelli 
    • Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    • CRdC Nuove Tecnologie per le Attività Produttive scarl (CRdC)
    • Optosmart srl
    • MIGMA srl
    • R4I srl
    • HPSystem.it.srl
  • OptoFer

    • OptoFer
    • Abstract
    • Partner di Progetto

    OptoFer

    Project

     OptoFer

    Titolo

    Tecnologie optoelettroniche innovative per il monitoraggio e la diagnostica dell'infrastruttura ferroviaria 

    Acronimo OptoFer
    ID del Progetto  PON03PE_00155_1 Programma PON “R&C” 2007-2013
    Data inizio 01/10/2013 Data fine 31/12/2016
    Responsabile Scientifico Cusano Andrea Coordinatori per CeRICT  Marco Consales e Marco Pisco - Unisannio
     

    Abstract

    Abstract

    Il presente progetto di ricerca industriale è promosso dalla società TOP-IN "Tecnologie OPtoelettroniche per l'INdustria" che nasce in attuazione e a valle dell’esito dell’istruttoria del MIUR nell’ambito del PON Ricerca e Competitività 2007-2013, rivolto alla creazione di nuovi Distretti ad Alta Tecnologia e/o nuove Aggregazioni Pubblico –Private. Nell’ambito di un obiettivo più generale volto a definire e sviluppare soluzioni tecnologiche innovative in grado di potenziare e rendere maggiormente competitivo il sistema produttivo dei mezzi/sistemi di trasporto e della logistica nella regione Campania, questo progetto si propone di sviluppare sistemi di sensori innovativi in fibra ottica per il monitoraggio e la diagnostica dell’infrastruttura ferroviaria finalizzati all’incremento del livello di sicurezza, di affidabilità e di efficienza del trasporto ferroviario. Questi sistemi saranno sviluppati tramite la realizzazione di prototipi di sensori ottici innovativi ovvero grazie all’impiego di tecnologie optoelettroniche che, opportunamente applicate nell’ambiente ferroviario, saranno in grado di fornire informazioni sui diversi parametri critici di interesse per la sicurezza ferroviaria. In particolare le attività di ricerca si concentreranno su due specifiche linee di intervento selezionate per migliorare la sicurezza in ambito ferroviario ma anche per le importanti ricadute che potrebbe avere in altri settori affini. Nella fattispecie verranno sviluppati:

    • un sistema di sensori in fibra ottica per la mitigazione del rischio associato ad eventi franosi;

    • un sistema di sensori in fibra ottica per il monitoraggio delle gallerie sulle tratte ferroviarie.

    Al fine di mitigare gli effetti delle frane, verrà concentrata l’attenzione sullo sviluppo di prototipi di sensori in fibra ottica in grado di effettuare la misura di alcuni precursori di eventi franosi ovvero:

    • Misura del contenuto di acqua nel terreno;

    • Rilevazione di emissioni acustiche associate a fratture nelle rocce;

    • Rilevazione di fenomeni sismici.

    Inoltre, al fine di incrementare i livelli di sicurezza nel trasporto ferroviario e di ridurre i rischi di incidenti con possibili danni per l’uomo, l’ambiente e l’infrastruttura ferroviaria, in tale progetto verrà sviluppato un sistema di sensori in fibra ottica innovativo multi-parametrico per il monitoraggio nelle gallerie. In tale ambito, gli sforzi delle attività di ricerca verranno concentrati sullo sviluppo di sistemi di sensori per la rivelazione di un numero limitato di parametri che rappresentano però degli importanti fattori di rischio e pericolosità per la sicurezza di persone e cose associati a differenti scenari incidentali in ambito ferroviario. Tra le grandezze di interesse è stata selezionata la temperatura in quanto è in grado di rilevare tempestivamente l’insorgere di un incidendo o una condizione di temperatura elevata che possa essa stessa essere la causa di un incendio o di un guasto. Per quanto riguarda invece il rischio connesso alla dispersione di sostanze pericolose sono state selezionate due sostanze di interesse: il GPL in quanto rappresenta il tipo di sostanza trasportata con più frequenza da convogli lungo le tratte ferroviarie e le sostanze radioattive perché presentano potenzialmente un maggiore pericolosità per l’uomo e l’ambiente.

    Di conseguenza, al fine di mitigare il rischio di incidenti concentreremo l’attenzione sullo sviluppo di prototipi di sensori in fibra ottica per le gallerie sulle tratte ferroviarie in grado di effettuare:

    • Misura della temperatura;

    • Monitoraggio e rilevazione di GPL;

    • Misura di raggi gamma (dosimetro). Vale la pena sottolineare che il raggiungimento di tali obiettivi consentirà il potenziamento della:

    • competitività scientifica e tecnologica locale presente all’interno delle strutture partecipanti al progetto;

    • competitività industriale della società coinvolte, favorendo lo sviluppo di nuovi prodotti da destinare al mercato nazionale ed internazionale.

    Partner di Progetto

    Partner di Progetto
    • TOP-IN scarl
    • Ansaldo STS
    • CeRICT
    • UniSannio
    • UniParthenope
    • Università degli Studi della Campania Vanvitelli 
    • Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (INGV)
    • CRdC Nuove Tecnologie per le Attività Produttive scarl (CRdC)
    • Optosmart srl
    • MIGMA srl
    • R4I srl
    • HPSystem.it.srl

Partners Progetti Nazionali

  • ELENCO TUTTI PARTNERS
  • ANFIA Automotive
  • Ansaldo Breda S.p.a.
  • Ansaldo STS S.p.a.
  • ASTER S.p.A.
  • CID Software S.r.l.
  • CRdC Nuove Tecnologie per le Attività Produttive scarl
  • CSI Management S.r.l.
  • CTIF S.c.r.l.
  • HPSystem.it srl
  • Intecs S.p.a.
  • Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (INGV)
  • Integrazioni & Sistemi S.p.a.
  • MIGMA srl
  • R4I srl
  • R.F.I. - Reti Ferroviarie Italiane
  • TEST s.c.r.l.
  • TOP-IN scarl
  • SNAM S.c.ar.l.
  • Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli
  • Università degli Studi di Napoli "Parthenope"
  • Università degli Studi del Sannio
  • CRdC Nuove Tecnologie per le attività produttive
  • Upgrading Services S.p.a.
  • I.D.AL. S.r.l.
  • La Goccia d'Oro
  • Sebeto S.p.a.
  • Parthenoform S.r.l.
  • Ennedi Service S.r.l.
  • Altamarea S.r.l.
  • Beta 8.0 Technology S.r.l.
  • Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
  • Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica (CINI)
  • Cooperativa EDP La Traccia
  • DISTRETTO TECNOLOGICO SICILIA MICRO E NANO SISTEMI
  • Exeura S.r.l.
  • H.C. HOSPITAL CONSULTING S.p.A
  • I.R.C.C.S Istituto Tumori "Giovanni Paolo II"
  • Neatec SpA
  • OLISISTEM ITQ CONSULTING
  • Reply S.D.N. SPA
  • S.D.N. SpA
  • Softlab Innovation Telbios S.p.A.
  • Telecom Italia S.p.A.
  • Università degli Studi "Magna Græcia" di Catanzaro
  • Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"
  • Università degli Studi di Catania
  • Università degli Studi di Napoli "Federico II"
  • Università degli Studi di Palermo
  • UPMC Italy
  • XENIA PROGETTI
  • NoemaLife SpA
  • Engineering Ingegneria Informatica S.p.A.
  • Università del Salento
  • Expert System S.p.a.
  • System Management S.r.l.
  • Consorzio TRAIN
  • Softeco Sismat S.r.l.
  • Selex Es S.p.a.
  • Tecnologie nelle Reti e nei Sistemi T.R.S. S.p.a.
  • Università degli Studi del Sannio
  • Ente Autonomo Volturno S.r.l.
  • Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
  • Isarail S.p.a.
  • Contact S.r.l.
  • Tecnosistem S.p.a.
  • Intect S.p.a.
  • 3F&EDIN S.p.a.
  • Strago S.p.a.
  • ProdAl Scarl
  • Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni
  • KES Knowledge Environment Security S.r.l.
  • A Mano S.r.l.
  • Nous Informatica S.p.A.
  • Italdata S.p.A.
  • Fiat Group Automobiles S.p.A.
  • Fiat Item S.p.A.

Sede Legale Benevento

Sede BN

Sede Operativa Napoli

Sede NA


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